Milanese d’adozione, milanista nel cuore, Sebastiano Rossi ha scritto una pagina importante di storia nel club rossonero ed è rimasto legato indissolubilmente all’ambiente e a questi colori. È stato il portiere del Grande Milan, quello che negli anni Novanta era in grado di vincere in Italia, in Europa e nel mondo. Sotto la guida di Sacchi prima e di Capello poi, il portiere romagnolo ha conquistato 4 Scudetti, 3 Supercoppe italiane, una Champions League, quella di Atene nel 1994, 2 Supercoppe europee e una Coppa Intercontinentale. Per commentare l’emergenza in porta della squadra di Pioli e il big match Milan-Juve, Rossi è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Milan-Juve, Rossi a Tag24

La nona giornata di campionato ha riaperto i battenti. Dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali la Serie A è tornata in campo. Il big match più atteso andrà in scena domani, quando allo stadio San Siro il Milan affronterà la Juventus. Una sfida che non ha bisogno di presentazione, le motivazioni arrivano da sé. Pioli e Allegri stanno ultimando i dettagli, entrambi hanno dovuto fare i conti con qualche infortunio di troppo. I rossoneri sono in piena emergenza in porta, con la squalifica di Maignan, espulso nell’ultima partita contro il Genoa e con Sportiello fermo ai box da qualche giorno. Tra i pali ci sarà Mirante, che non gioca una partita da titolare dal 18 aprile 2021 ma vuole farsi trovare pronto. Per commentare Milan-Juve, Rossi, ex portiere che ha vestito la maglia rossonera dal 1990 al 2002, collezionando oltre 200 presenze, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Si torna in campo con un importante big match, cosa ti aspetti da Milan-Juve?

“Intanto da milanista mi auguro un risultato pieno a nostro favore, ma sono consapevole che non sarà una partita semplice. La Juventus sta vivendo un buon momento, o almeno lo stava vivendo prima della sosta per le Nazionali. Allo stesso tempo anche il Milan ha dimostrato che sta bene. Domani penso che sarà fondamentale il centrocampo, lì si dovrà fare la differenza. La mia sensazione però resta positiva, penso che potremo riusciremo a vincerla, facendo tutti gli scongiuri del mondo”.

Hai parlato del centrocampo, ma sarà fondamentale anche il portiere, ruolo che tu conosci molto bene. Il Milan è in emergenza, dovrà giocare Mirante. Sei preoccupato per questo?

“Non capita spesso di dover schierare il terzo portiere. Non sono del tutto tranquillo, di solito un portiere si valuta nell’arco di qualche partita. Però penso che in una situazione di emergenza, tutta la squadra, partendo proprio dalla difesa, dovrà stare ancor più attenta e sarà sicuramente molto più concentrata. Anche questo può essere un vantaggio. Solo così si potrà evitare di metterlo in difficoltà, io sono fiducioso. Chissà che non sia uno dei migliori in campo”.

Mirante è un portiere d’esperienza, ma che non vede il campo da tantissimo tempo. Psicologicamente come si prepara?

“Sulla carta è chiaro che non è avvantaggiato. Gli manca da un po’ il ritmo, il clima partita, la conoscenza esatta della squadra. Ma se il Milan lo ha scelto come terzo portiere vuol dire che ha fiducia in lui. Deve scendere in campo spensierato, senza troppa pressione, per fare bene”.

È un big match che può già dire qualcosa di importante ai fini della lotta scudetto?

“Non penso, ma è chiaro che oltre alle due milanesi anche la Juventus va tenuta in seria considerazione per il campionato. E poi c’è sempre anche il Napoli, che è una squadra a cui fare attenzione nonostante tutto. La squadra di Allegri è lì, tra le prime e tutte e quattro possono giocarsela fino alla fine”.

Pioli da una parte, Allegri dall’altra. Che pensi di entrambi i tecnici?

Allegri ha già vinto tanto in Italia, sia con il Milan che con la Juventus, è un allenatore di grande esperienza. Per quel che riguarda Pioli invece bisogna ancora aspettare, ma ha dimostrato di essere cresciuto tanto. Il mondo del calcio è un mondo completamente legato ai risultati, sono quelli che determinano l’amore o meno da parte dei tifosi. Ho fiducia nel mister rossonero, mi piacerebbe però vedere di nuovo almeno il tricolore sulla maglia del Milan”.