Venerdì pomeriggio è arrivata una pessima notizia nel mondo della pallacanestro. L’ex cestista e campione di questo sport, Giambattista Cescutti detto Nino, è venuto a mancare. Sarebbe stato investito da un auto a Udine mentre camminava. A nulla purtroppo è servito l’intervento dell’ambulanza che lo ha subito trasportato in ospedale come riporta la Gazzetta dello Sport, Cescutti sarebbe deceduto poco dopo. A 84 ci lascia così un campione che ha scritto pagine della storia di questo sport.
Cescutti, una carriera da sogno
Giambattista Cescutti oltre alla carriera da giocatore ha anche fatto due esperienze da allenatore: una in svizzera con il Lugano e l’altra in patria con l’Udinese. Il primo trofeo della sua carriera è stato lo Scudetto vinto con la Simmenthal Milano nella stagione 1958-1959. Campionato italiano vinto anche una seconda volta con la maglia dell’Ignis Varese, cinque anni dopo, nella stagione 1963-1964. Ignis Varese con cui è riuscito a conquistare anche una Coppa intercontinentale nel 1966 oltre ad una Coppa delle coppe nella stagione 1966-1967. Come premi personali invece è stato il miglior marcatore del Campionato italiano con la Victoria Pesaro per due stagioni: nel 1959-60 e nel 1961-62.
La carriera di Cescutti con la nazionale italiana
Vanta inoltre ben 30 presenze con la Nazionale italiana con 135 punti messi a referto. Ha partecipato ad un Mondiale nel 1963 – in cui l’Italia chiuse in settima posizione appena dietro a Francia e Porto Rico – così come a ben due edizioni continentali. Nell’Europeo dello stesso anno, la compagine azzurra non fece meglio di un dodicesimo posto (su 16 squadre partecipanti), mentre in quello del 1965 l’avventura degli azzurri si chiuse a ridosso del podio, dopo essere stati eliminati in semifinale dalla Jugoslavia e aver perso la finalina per il 3°/4° posto contro la Polonia con il punteggio di 86-70.