Dopo quanto tempo si possono mangiare i cibi scaduti? Alcuni si possono consumare oltre la scadenza, ma è bene essere a conoscenza di quali tipi di alimenti si tratta ed entro quanto è possibile.
Praticamente tutti i cibi presenti nel nostro frigo hanno una data di scadenza, che è preferibile non oltrepassare, proprio per non rischiare di incorrere in problemi di salute anche seri dopo il loro consumo.
Per evitare che ciò accada è importante conoscere bene la scadenza dei cibi che mettiamo in tavola, ma soprattutto è importante sapere quando possiamo mangiare certi cibi una volta passata la data indicata.
Dopo quanto tempo si possono mangiare i cibi scaduti: quali sono i rischi
In caso si ingeriscano dei cibi scaduti in molti casi il rischio peggiore è quello di incorrere in un’intossicazione alimentare.
I sintomi a cui si va incontro sono: diarrea, vomito, nausea, febbre e dolori addominali che persistono per qualche giorno ma che solitamente non sfociano in gravi disturbi.
In altri casi mangiare un alimento scaduto può far contrarre delle infezioni come: salmonella, listeria, escherichia coli, norovirus e molti altri ancora. Si tratta di infezioni o irritazioni tipiche del tratto intestinale causate principalmente da batteri e virus, ma anche da parassiti o agenti chimici nocivi che si trovano nell’alimento scaduto.
Dunque, per non incorrere in rischi per la salute è bene prestare grande attenzione ai cibi che si mangiano oltre la data di scadenza indicata sulla confezione.
Attenzione all’etichetta sulla confezione
È anche vero però che alcuni alimenti si possono consumare anche dopo la data scritta sull’etichetta, anche se occorre sempre prestare attenzione e capire di che cibi si tratta.
Solitamente infatti quando un alimento supera la data di scadenza si tende a non mangiarlo e buttarlo via anche ciò non è valido per tutti i cibi, alcuni infatti si possono ancora consumare.
Per prima cosa è importante capire la differenza tra due tipologie di diciture che si possono trovare sulle etichette. La dicitura “consumare entro” indica che quell’alimento o quel determinato cibo dev’essere necessariamente consumato entro la data stabilita sulla confezione e non oltre.
La scritta “consumare preferibilmente entro” invece indica, come se fosse un consiglio, di consumare quell’alimento “preferibilmente” entro la data indicata e ciò non esclude che si possa ingerire anche dopo. In questo caso infatti, l’alimento non dovrebbe apportare nessun danno alla salute.
Un altro particolare a cui fare attenzione riguardo al consumo oltre la data di scadenza, è quello che riguarda la confezione dell’alimento che dovrà sempre essere sigillato.
Se la confezione risulta aperta, non bisognerà più fare riferimento alla data di scadenza indicata ma bisognerà considerare l’indicazione sul consumo del prodotto una volta aperto. Informazione che viene sempre scritta sulla confezione.
Infine è fondamentale che tutti gli alimenti vengano conservati in maniera ottimale e a corrette temperature.
I cibi che si possono consumare oltre la scadenza
Ecco quali cibi si possono o non si possono ingerire oltre la loro data di scadenza:
- Latte: è un alimento che non può essere consumato oltre la data di scadenza
- Miele: non ha una data di scadenza, dura per sempre.
- Biscotti: possono essere ancora mangiati entro due anni dalla loro scadenza
- Conserve di pomodoro: il consumo entro due mesi dalla scadenza del prodotto non rappresenta un rischio.
- Cioccolato: può essere consumato entro 2 mesi dalla data di scadenza.
- Succhi di frutta: il loro consumo deve avvenire entro 6 mesi dalla scadenza.
- Olio: può essere consumato entro 8 mesi dalla scadenza.
- Formaggi freschi: è necessario attenersi alla data di scadenza indicata sulla confezione.
- Formaggi stagionati: si possono mangiare oltre la data di scadenza, rimuovendo l’eventuale muffa in superficie.
- Pasta secca e riso: questi prodotti possono essere consumati anche qualche mese dopo la loro scadenza.
- Pesce e piatti surgelati: se conservati correttamente, possono essere mangiati fino a 2 mesi dopo la data di scadenza.
- Carne macinata e pollame: possono durare al massimo 1-2 giorni oltre la data di scadenza. Importante è la corretta conservazione.
- Salumi affettati: vanno consumati entro la data di scadenza indicata sulla confezione.
- Uova: se crude o alla coque, dovrebbero venir consumate al massimo nei 3 giorni successivi alla data di scadenza.
- Yogurt: possono essere consumati fino a 6 o 7 giorni dopo la data di scadenza.