Da riserva di lusso a titolare inamovibile, Henrikh Mkhitaryan si è preso l’Inter sulle spalle e adesso vuole il rinnovo del contratto in scadenza a giugno 2024. Simone Inzaghi non se ne priva mai a costo di lasciare in panchina il grande acquisto della estate Davide Frattesi, l’equilibrio che il tecnico piacentino ha trovato con l’armeno e Nicolò Barella ai lati di Hakan Çalhanoğlu è il segreto di questo inizio di stagione. L’allenatore ha dato il suo voto favorevole, ora tocca alla società nerazzurra chiudere il discorso con Rafaela Pimenta, agente del calciatore, dopo i colloqui avuti nelle scorse settimane. L’intenzione del club è mantenere i 3,5 milioni di euro a stagione allungando il contratto fino al 2026.

L’Inter e i rinnovi di contratto: si parte con Mkhitaryan

E’ il caso meno spinoso vista la volontà di tutte le componenti di continuare a proseguire insieme il rapporto e per questo motivo l’Inter ha deciso di partire con il rinnovo di contratto di Henrikh Mkhitaryan. Ci sono stati dei contatti con la procuratrice Rafaela Pimenta durante la sosta delle nazionali di settembre che si è concluso con una stretta di mano, una nuova telefonata durante l’ultima settimana e adesso si dovrà procedere a mettere nero su bianco. Il club nerazzurro offre altri due anni a Milano mantenendo inalterato l’ingaggio che supera i tre milioni di euro, una proposta che ha incontrato il pieno gradimento del centrocampista.

Per la firma si dovrebbe attendere ancora qualche tempo, potrebbe addirittura slittare al 2024 per ragioni di bilancio ma l’avventura di Mkhitaryan all’Inter è destinata a proseguire ancora a lungo. Tutto sotto lo sguardo soddisfatto di Simone Inzaghi che lo ha fortemente voluto lo scorso anno quando l’armeno si è svincolato dalla Roma per inserirlo lentamente nello scacchiere tattico nerazzurro.

L’allenatore piacentino nella seconda metà dello scorso anno ha poi attuato la svolta tattica in mediana che ha portato fino alla finale di Champions League. Ha accantonato un intoccabile come Marcelo Brozovic ritagliando a Hakan Çalhanoğlu il ruolo di regista per permettere di avere Mkhitaryan sempre in campo insieme a Nicolò Barella. L’armeno ha cosi completato un processo di metamorfosi tattica cominciato con Josè Mourinho in giallorosso e completato da Simone Inzaghi che lo ha esaltato nel gioco verticale dell’Inter.

L’armeno è diventato il perno fondamentale del centrocampo portando qualità e quantità. E’ il primo ad aiutare i compagni in fase difensiva come si fa trovare sempre pronto nell’area avversaria quando serve attaccare. Una continuità di rendimento che sta oscurando il grande acquisto estivo di Marotta, quel Davide Frattesi che tutti cercavano e ora deve faticare per ritagliarsi una maglia da titolare.

Gli altri giocatori in scadenza

Dopo l’armeno sarà il turno di Matteo Darmian che si è riciclato in tutto fare di Simone Inzaghi. L’ex Manchester United gioca sia nei tre di difesa che largo a destra, percepisce 2,5 milioni di euro e potrebbe essergli confermato l’ingaggio portando il contratto fino al 2026 quando compirà trentacinque anni. L’alternativa è esercitare il rinnovo automatico per una sola stagione da parte della società, opzione valida anche per Raffaele Di Gennaro.

Altro giocatore con cui Marotta farà un sondaggio è Stefano Sensi, ai margini del progetto nerazzurro ma ha un valore di mercato per cui non vale la pena perderlo a parametro zero. Il centrocampista non ha mai nascosto di voler provare a giocare le sue carte con Simone Inzaghi e vuole sfruttare questa stagione convincere il tecnico con la consapevolezza che parte molto dietro le gerarchie.

Un ragionamento più amplio andrà fatto per i tre acquisti estivi: Cuadrado, Klaassen e Sanchez. Il colombiano fisicamente non dà le giuste garanzie come testimoniano i coninui stop di queste settimane, l’olandese è stata la classica opportunità di mercato dopo che è saltata la trattativa Samardzic mentre sul cileno dipenderà molto dal rendimento in questo campionato.