A Torino gli attivisti e le attiviste di Ultima Generazione oggi, sabato 21 ottobre 2023, nelle prime ore della mattinata, hanno proceduto con una nuova operazione volta a sensibilizzare la popolazione e il governo sul cambiamento climatico e sulla necessità di agire il prima possibile per contrastarlo. I membri del gruppo ambientalista hanno bloccato il traffico in Corso Vittorio Emanuele II e hanno colorato il pavimento della stazione di Porta Nuova.
Torino, Ultima Generazione oggi 21 ottobre 2023: cosa è successo
A Torino la protesta di Ultima Generazione di oggi 21 ottobre 2023 è iniziata alle 8.35. Cinque cittadini e cittadine si sono seduti lungo il frequentato Corso Vittorio Emanuele II, mandando in tilt il traffico. I membri del gruppo si sono fermati in mezzo alla strada e hanno srotolato uno striscione arancione con la scritta “Fondo riparazione”. Si sono anche incatenati tra di loro.
La richiesta degli ambientalisti è stata sempre la stessa: quella di istituire un fondo di 20 miliardi di euro per riparare i danni causati dal cambiamento climatico con cui i cittadini e le cittadine devono fare i conti. Il climate change, denunciano gli attivisti, è legato a una serie di comportamenti estremamente scorretti che noi stessi seguiamo. Per migliorare la situazione bisognerebbe, ad esempio, iniziare eliminando l’utilizzo dei combustibili fossili.
Sono soprattutto i più giovani ad alzare spesso la voce e a protestare. Lo scopo è quello di mandare un chiaro segnale a tutta la cittadinanza ma anche e soprattutto ai governi e alle istituzioni italiani e internazionali. Le pesanti alluvioni, i lunghi periodi di siccità, le pericolose grandinate, gli incendi improvvisi sono fenomeni legati al cambiamento climatico che noi stessi stiamo provocando.
Tornando a quanto accaduto a Torino questa mattina, vi segnaliamo che i manifestanti sono rimasti lungo il Corso per oltre mezz’ora. Non sono mancati scontri verbali con gli automobilisti bloccati. I membri di Ultima Generazione comunque sono rimasti incatenati seduti sulla strada opponendo resistenza passiva fino alle 9.15.
Proprio attorno a quest’orario sono intervenuti i membri delle Forze dell’ordine che hanno identificato i cittadini e le cittadine e poi li hanno condotti in Questura. Ma non è finita qui.
Le azioni di Ultima Generazione in Corso Vittorio Emanuele II e alla stazione Porta Nuova
Sempre intorno alle 8.30, altri cittadini e cittadine aderenti alla campagna “Fondo riparazione” hanno srotolato uno striscione sotto i portici di Corso Vittorio Emanuele II a Torino. Questi sono rimasti paralleli alla strada e non hanno ostacolato il passaggio dei pedoni. Per questo gesto le persone che hanno partecipato sono state caricate sulle volanti degli agenti e portate via.
Alle 9.25 si è svolta un’altra importante azione. Gli attivisti e le attiviste di Ultima Generazione hanno versato della vernice colorata arancione sul pavimento d’ingresso della stazione torinese di Porta Nuova.
Stando a quanto hanno riferito gli attivisti, si tratta di vernice lavabile. Essi hanno poi lasciato sulle porte le impronte colorate delle loro mani. Si sono seduti per terra e hanno iniziato a fare resistenza passiva. Dopo 10 minuti sono stati fermati e portati anche loro in Questura.
Tra i soggetti che hanno partecipato a questa protesta c’è stata anche una donna, madre di due figlie. La signora si è detta fortemente preoccupata per il loro futuro. Ha dunque invitato, insieme a tutti gli altri attivisti e attiviste, a compiere azioni concrete i reali per contrastare i danni estremi provocati dal cambiamento climatico.
Appena due giorni, il 19 ottobre scorso, c’è stata un’altra importante protesta sull’autostrada A4. Prima ancora, il 16 ottobre, un blitz di Ultima Generazione si è svolto in Viale Scarampo a Milano. I manifestanti hanno sempre srotolato il loro striscione arancione con scritto “Fondo riparazione”.