Chi lo chiama “vertice per la pace“, chi “vertice per la guerra”. L’importante è che, a due settimane dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas, si discuta della crisi in Medio Oriente e che al Cairo sia per l’appunto iniziato il summit voluto dal presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi. All’incontro partecipa anche la premier italiana Giorgia Meloni e il presidente palestinese Abu Mazen.
Al Cairo si parla di pace, ma mancano USA, Israele e Iran. Arrivata Meloni
È di ieri, 20 ottobre, l’arrivo del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres (in foto), dell’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari Esteri e la Sicurezza, Josep Borrell, e del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Stanno inoltre partecipando re Abdullah II di Giordania e i ministri degli esteri di Francia, Germania e Gran Bretagna. Fanno più rumore però le assenze di Israele, Stati Uniti e Iran, che senza mezzi termini tolgono certo valore al weekend egiziano.
E mentre il valico di Rafah al confine proprio tra l’Egitto e Gaza apre e chiude a intermittenza, e nonostante l’Onu parli di goccia nel mare per gli aiuti umanitari che giungono a singhiozzo, il vertice dovrebbe ragionare intorno al cessate il fuoco. Al momento una chimera.
Presenti Abu Mazen, il re di Giordania e l’Ue
Non foss’altro perché l’ipotesi di un’offensiva di terra da parte di Israele appare sempre più vicina.
Apriamo a una soluzione due popoli e due Stati.
Ha esordito così Al-Sisi, che ha poi aggiunto:
L’eliminazione della questione palestinese senza una giusta soluzione è qualcosa che non può accadere, non a spese dell’Egitto. La soluzione è la creazione di uno Stato palestinese indipendente.
Guterres ha invece criticato gli aiuti a singhiozzo:
Oggi sono passati 20 camion, ma il popolo di Gaza ha bisogno di un impegno molto più intenso, e continuare a fornire aiuti a Gaza nella misura necessaria. Stiamo lavorando instancabilmente con tutte le parti per arrivare all’obiettivo.
Decisa la chiosa finale di Abu Mazen:
Non lasceremo mai la nostra terra e resisteremo fino alla fine.