L’Imposta Municipale Propria (IMU) e locazione, come si calcola? L’affittuario non è obbligato a regolarizzare l’Imposta IMU, in quanto il contratto di locazione esclude dal pagamento l’affittuario, ma permette al proprietario di ottenere una riduzione, a condizione che siano rispettati i requisiti di legge.  Vediamo insieme come funziona il calcolo dell’Imposta Municipale Propria (IMU) per case in locazioni.

Calcolo Imposta Municipale Propria IMU per locazione

È importane notare che per il calcolo dell’Imposta Municipale Propria, i proprietari degli immobili sono chiamati a regolarizzare il pagamento della quota integrale entro il 16 giugno, con l’applicazione di specifiche agevolazioni, a condizioni che si soddisfino i requisiti di legge

Come da prassi, regolare entro il 18 dicembre (poiché il 16 cade di sabato), la seconda rata IMU, con agevolazioni per esenzioni totali e parziali.

Come si calcola l’IMU per una casa in affitto?

Per conoscere l’importo dell’Imposta Municipale Propria da versare, è necessario  eseguire la rivalutazione della rendita catastale correlata al fabbricato locato del 5%, e poi moltiplicare l’importo ottenuto (risultato) per il coefficiente 160.

Per calcare l’IMU sulla seconda casa in locazione ad affitto, è necessario considerare l’aliquota ordinaria pari all’0,86%.

Come calcolare lo sconto IMU sulle locazioni con canone concordato?

I proprietari degli immobili, in presenza di un contratto di locazione a canone concordato, hanno diritto a un’agevolazione pari al 25% sull’imposta dovuta, per cui l’imposta da regolarizzare corrisponde al 75% di quanto dovuto.

È importante sottolineare che l’IMU è un’imposta pienamente a carico del proprietario dell’immobile. Pertanto, non sono obbligati a versare l’imposta anche in presenza di un contratto di locazione.

Infatti, l’imposta è strettamente correlata al possesso dell’immobile, ed eventuali variazioni devono essere riportate nel contratto di locazione. Il pagamento del tributo spetta ai proprietari di immobili, o titolari di diritti reali di godimento sugli stessi.

Nel caso in cui il versamento dell’imposta non sia stato effettuato o sia stato effettuato in misura insufficiente o tardivamente rispetto alla scadenza, il contribuente deve versare oltre l’imposta anche gli interessi legali e la sanzione, ridotta al tasso previsto dalla normativa vigente.

Quando spetta lo sconto sull’Imposta IMU per locazione?

Il proprietario di un immobile concesso in locazione con contratto a canone concordato ottiene un’agevolazione sul pagamento dell’imposta IMU, pertanto è chiamato a versare solo il 75% dell’imposta dovuta. In sostanza, riceve un sconto pari al 25% sull’importo totale.

È importante verificare la presenza di ulteriori agevolazioni, se deliberate dal Comune. In molti casi, per ottenere un maggiore beneficio, è necessario la presentazione di un’apposita richiesta entro dicembre.

Chi non paga l’IMU nel 2023?

Come spiegato da fiscooggi.it, il saldo dell’imposta IMU dovrà essere versato entro il 18 dicembre 2023, in quanto il 16 cade di sabato.

Il tributo locale viene imposto per il possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali (a meno che non siano di lusso), di aree fabbricabili e di terreni agricoli, dal proprietario o dal titolare di altro diritto reale, come usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sull’immobile.

Sono tenuti al versamento dell’imposta IMU diversi soggetti, tra cui:

  • il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice;
  • il concessionario – nel caso di concessione di aree demaniali;
  • il locatario, per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

Quanto si paga con comodato d’uso?

Secondo le disposizioni contenute nell’articolo 1, comma 747 della legge 160/2019, per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito, è possibile ottenere una riduzione dell’imposta IMU pari al 50%.

Quale sconto sull’imposta IMU per casa locazione inagibile?

In presenza di un immobile inagibile o inabitabile, il versamento dell’IMU viene ridotto parzialmente. In questo caso, il proprietario è tenuto a versare il 50% dell’imposta dovuta, a condizione che presenti al Comune diversi atti, tra cui:

  • dichiarazione IMU;
  • attestazione di inagibilità redatta da un tecnico abilitato.

Per i contribuenti che, pur avendo diritto alle esenzioni dal versamento dell’IMU, non ne hanno fatto richiesta, è possibile procedere alla riduzione del saldo IMU secondo le modalità di legge.