Il calcio per non vedenti a Roma è arrivato grazie alla Asdd Roma 2000, ora grazie allo straordinario lavoro del regista Stefano Urbanetti la loro storia diventa il film “Quattro Quinti” presentato alla Festa del Cinema. Un racconto toccante di umanità, forza di volontà, di atleti straordinari sostenuti da Blindsight Project e che sono arrivati sul tappeto rosso da pullman dell’As Roma. Il regista ha raccontato a TAG24 le emozioni di questo lavoro.
Calcio per non vedenti a Roma, la video intervista a Stefano Urbanetti
Stefano Urbanetti a TAG24 racconta la genesi di questo importante progetto sociale: “Un immenso onore poter dare voce a loro, un movimento e una realtà che rimane quasi qualcosa di nascosto. Volevo far capire che questo sport esisteva facendo prenderne atto alla gente”, poi svela cosa lo ha spinto a farlo “Io sono un grandissimo appassionato di calcio, ho conosciuto Iacopo Illi uno dei giocatori diventato mio grande amico e parlando con lui da regista sempre alla ricerca di storie ho voluto raccontarla”.
Sul rapporto con l’As Roma, che ha accompagnato i ragazzi con dei pullman sul tappeto rosso, invece spiega che è molto recente rispetto alla genesi del film: “Il progetto è indipendente quindi nella fase della realizzazione non abbiamo avuto alcun supporto, però la cosa più importante è che ora si è creata una sinergia con la società. Si è creato un link per quanto concerne un’Academy dei giovani con bambini non vedenti dai 9 ai 16 anni”.
La difficoltà maggiore del progetto è stata anche la crisi dello stesso campionato: “È stato sospeso per tre anni per cui sono stato costretto a sospendere le riprese, ma poi siamo riusciti a riprenderle con questo lieto fine”.
La vergogna di Roma Capitale che chiede l’affitto
L’augurio del regista Stefano Urbanetti è che questo progetto possa aiutare i ragazzi del calcio non vedenti : “Loro all’inizio erano autogestiti e autonomi, negli anni non hanno ricevuto supporto dagli enti locali. Ora dopo tanti anni si allenano al Tre Fontane, ma pagano l’affitto. Lanciamo un appello su questo”, sottolinea con Roma Capitale che è la proprietaria dell’impianto. Dunque l’appello è alle istituzioni su tutte al Sindaco Gualtieri da sempre attento alle realtà sociali, nella speranza che quantomeno possa concedere gratuitamente il campo a questi straordinari atleti di vita.