La Corte di Cassazione ha deciso di rendere definitiva la condanna all’ergastolo per Patrick Mallardo, il 20enne arrestato e finito a processo per l’omicidio di Daniele Tanzi, consumatosi a Vicofertile, in provincia di Parma, nel 2021. Era la notte tra il 4 e il 5 maggio. Il giovane uccise a coltellate il nuovo fidanzato della ex per “gelosia”, cercando di depistare le indagini.
Omicidio di Vicofertile, definitivo l’ergastolo per Patrick Mallardo
Il giovane, di 18 anni, si trovava insieme a Maria Teresa Dromì, ex fidanzata di Mallardo, all’interno di una fabbrica abbandonata di Vicofertile, in provincia di Parma. Si erano appartati, per trascorrere insieme la serata: vedendoli addormentati, il killer – che li aveva seguiti – si era scagliato contro Tanzi, colpendondolo con 33 coltellate, di cui le prime tre fatali. Secondo l’accusa avrebbe voluto uccidere entrambi, ma Dromì, svegliata dalle urla del fidanzato, era riuscita a fuggire, mettendosi in salvo.
Mallardo intanto si era ripulito, cambiandosi anche i vestiti sporchi di sangue con dei nuovi, che si era portato da casa. Per questo il pm gli aveva contestato l’aggravante della premeditazione (poi caduta), sostenendo che avesse già programmato il delitto, e quella dei futili motivi. Una volta fermato, il 20enne aveva provato a depistare le indagini, raccontando agli inquirenti di aver visto un uomo incappucciato fuggire in sella a una bici dopo aver colpito il giovane.
Ad incastrarlo era stata la testimonianza della ex, che lo aveva additato, al di là di ogni ragionevole dubbio, come “colpevole”. Poi gli investigatori avevano trovato sulla scena del crimine una felpa di sua proprietà e il coltello da cucina usato per uccidere il 18enne. Finito in manette, Mallardo è stato processato a Parma.
A inizio 2023 la Corte d’Appello aveva confermato la sentenza di primo grado, condannandolo all’ergastolo e al risarcimento delle parti civili: i familiari della vittima, l’ex fidanzata e l’associazione Gens Nova. E aveva escluso la possibilità di sottoporlo a una perizia psichiatrica, come la difesa aveva richiesto, ipotizzando anche un possibile sconto di pena. La Cassazione si è mossa nello stesso senso, confermando le precedenti sentenze.
Le ultime notizie di cronaca
Mentre a Parma veniva confermato l’ergastolo per Patrick Mallardo, ieri a Roma la prima sezione penale della Corte di Cassazione assolveva i quattro imputati per l’omicidio di Desirée Mariottini a San Lorenzo da alcune delle accuse riconosciutegli in primo e in secondo grado, disponendo un nuovo processo d’Appello. A Milano, dopo giorni dalla sua scomparsa, è stata trovata, invece, cadavere, la povera Marta Di Nardo, 60 anni.
Di lei non si avevano tracce dallo scorso 4 ottobre. Stando a quanto ricostruito finora, sarebbe stata uccisa e fatta a pezzi dal vicino di casa 46enne Domenico Livrieri, tossicodipendente, nella cui casa è stato ritrovato il corpo. L’uomo, che già era stato ascoltato negli scorsi giorni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario. Per ora davanti agli inquirenti ha deciso di rimanere in silenzio. A fare luce su quanto accaduto alla vittima sarà, con ogni probabilità, l’autopsia.
Come rilevante sarà l’autopsia anche nel caso di Stefano Dal Corso, il detenuto romano di 42 anni trovato impiccato in cella ad Oristano il 12 ottobre del 2022. Un caso avvolto dal mistero, su cui i familiari puntano a fare luce, soprattutto dopo le nuove prove raccolte in favore della pista di un omicidio mascherato da suicidio. In questo articolo ripercorrevamo l’intera vicenda, da molti assimilata a quella di Stefano Cucchi: Stefano Dal Corso morto suicida in carcere? I dubbi della famiglia e le nuove prove che riaprono il caso.