Se siete vegani, o anche se semplicemente vi piacciono i legumi, sicuramente sapete che cos’è l’aquafaba. Se invece non lo sapete, è giunto il momento di scoprirlo e di scoprire anche quali dolci con aquafaba si possono realizzare. Sì, perché gli utilizzi di questo alimento sono davvero tanti e sono imprescindibili per chi vuole mangiare bene e rimanere in salute.

Che cosa c’è nell’aquafaba

Prima di andare ai dolci con aquafaba, cerchiamo dunque di spiegare che cos’è l’aquafaba stessa. Si tratta dell’acqua nella quale vengono lessati i legumi o del liquido di governo di quelli precotti, molto utilizzata nella pasticceria vegana perché può sostituire in maniera egregia l’albume dell’uovo. Il nome deriva dall’accostamento di due termini latini, aqua (acqua) e faba (fagioli). Nato nel 2014 dall’ingegnere americano Goose Wohlt, appassionata di cibo vegano, è stato portato al grande pubblico dall’attrice Gwyneth Paltrow, che ne parla nel suo libro The clean plate.

Dolci con aquafaba: ecco la torta al cioccolato

Adesso che conoscete l’ingrediente, sicuramente vi è venuta voglia di sperimentarlo vero? Partiamo dunque con il primo dei dolci con aquafaba che vi proponiamo: la torta al cioccolato. Vegana, naturalmente.

Ingredienti:

  • 230 g di farina
  • 130 g di zucchero di canna
  • 30 g di cacao in polvere
  • 80 ml di olio di cocco
  • 110 ml di latte d’avena
  • 140 ml di acquafaba 1 di bicarbonato
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1 cucchiaino di vaniglia

Mettete in una terrina la farina, il cacao, lo zucchero, la vaniglia, il bicarbonato e il sale, quindi mescolate bene tutto con una frusta, eliminando ogni grumo.

Versate in una ciotola l’acquafaba fredda di frigo e iniziate a montarla utilizzando le fruste elettriche. Quando avrà una consistenza soffice, ma ben ferma, aggiungete il latte, l’olio e gli ingredienti secchi che avete mescolato in precedenza. Amalgamate bene con la frusta fino a formare un impasto morbido e scuro.

Versatelo in una teglia quadrata dai bordi alti e cuocete a 180 gradi per 35/40 minuti. Una volta sfornato, tagliate il vostro dolce con aquafaba in quadrotti e accompagnatelo con gelato o crema pasticcera.

Come rinunciare alle meringhe vegane?

Se non mangiate uova purtroppo fino ad oggi avete dovuto rinunciare alle buonissime meringhe. Per fortuna da oggi non più! Basta farle con l’aquafaba.

Procuratevi:

  • Aquafaba 150 g
  • Zucchero a velo 165 g
  • Succo di limone

Filtrate l’acqua di cottura dei legumi e poi versatela in una planetaria munita di frusta assieme a qualche goccia di succo di limone. Azionate a velocità media fino ad ottenere un composto bianco e spumoso. A questo punto aggiungete gradualmente lo zucchero a velo, senza fermare le fruste, e andate avanti a montare fino a che il composto non sarà ben fermo. Trasferitelo in un sac-à-poche con bocchetta dentellata e formate le vostre meringhe, disponendole su una teglia foderata di carta forno. Cuocete in forno statico preriscaldato a 100° per almeno 3 ore e il vostro dolce con aquafaba è pronto!

Mousse con aquafaba

Tra i dolci con aquafaba non può certo mancare una soffice mousse, che noi abbiamo scelto di realizzare con cioccolato e caffè. Gli ingredienti che dovete mettere nel carrello della spesa sono pochi e semplici:

  • 150 g di cioccolato fondente al 70%
  • 60 g di zucchero a velo
  • 180 g di aquafaba
  • 1 caffè (espresso o di moka)

Partite tritando finemente il cioccolato e fatelo sciogliere a bagnomaria, mescolando bene in modo che non ci siano grumi. Versateci dentro il caffè e mescolate ancora, quindi lasciatelo da parte.

Montate l’aquafaba fredda di frigorifero con le fruste elettriche, fino ad ottenere una spuma chiara e soffice. Aggiungete quindi lo zucchero a velo e montate ancora con le fruste elettriche per un paio di minuti. Mettete la schiuma in una ciotola e versateci dentro il cioccolato fuso, incorporandolo delicatamente con una spatola, facendo movimenti dal basso verso l’alto. 

A questo punto versate la mousse in 6 cocottine, copritele con la pellicola trasparente e mettetele in frigorifero per almeno 6 ore prima di servire.