“Non è il momento di una pausa umanitaria” nella guerra tra Israele e Hamas. A riferire la posizione della Commissione e del Consiglio Ue fonti interne all’Unione Europea, che sottolineano come “nessun Paese membro ha chiesto” che si concretizzi tale ipotesi.

Il riferimento è alla risoluzione approvata dall’Europarlamento nella quale si chiede una “pausa umanitaria” al conflitto, soprattutto per favorire l’arrivo di aiuti a Gaza. Un’opzione giudicata “non possibile” per ora, anche perché “Hamas non ha smesso di lanciare missili verso Israele“, come spiegano le stesse fonti.

Pausa umanitaria nella guerra tra Israele e Hamas: morti a Gaza superano i 4.000, quasi 5.000 feriti nell’attacco all’ospedale

Nel frattempo, le vittime degli attacchi israeliani a Gaza sono arrivate a quota 4.137 persone, con oltre 13.000 feriti. Lo ha annunciato il ministero della sanità di Hamas, ripreso dai media.

Nell’attacco di Hamas all’ospedale di Gaza, invece, sono 4.834 le persone rimaste ferite. Tra queste, 301 sono ancora ricoverate in ospedale, 48 delle quali in gravi condizioni. Lo riferisce il ministero della Sanità israeliano, citato dai media locali. Il bilancio delle vittime è di circa 1.400 morti.

Il portavoce dell’esercito israeliano: “Ci prepariamo alla prossima fase della guerra”

Il portavoce militare dell’esercito israeliano Daniel Hagari, in merito ad un ingresso di forze di terra a Gaza, rivela che le forze armate “continuano a prepararsi per la prossima fase della guerra”, il cosiddetto ‘Timrun‘, che sta ad indicare la fase di manovra.

Hagari ha annunciato che il numero accertato di soldati caduti in combattimento è di 306, mentre gli ostaggi “sono 203” e i dispersi “oltre 100”.

La decisione di lanciare l’operazione di terra nella Striscia, insomma, “è stata presa”. A confermarlo ulteriormente è l’ambasciatore israeliano in Russia, Alexander Ben Zvi, ai microfoni dell’agenzia Tass.

Direi che la decisione è stata presa perché è legata all’adempimento dei nostri compiti, di cui abbiamo già parlato. Distruggeremo le organizzazioni terroristiche di Hamas e libereremo gli ostaggi. Questo non può essere fatto senza un’operazione di terra.