Quanto è facile in un paese come l’Italia, strutturare una truffa sfruttando il Superbonus 110%, la misura governativa prevista a sostegno dell’economia ai tempi del Covid e in particolare pensata per far ripartire il settore chiave dell’edilizia? Molto, tanto che le cronache, dal momento in cui la misura è partita si sono riempiti di segnalazioni di furbetti del superbonus in ogni angolo della penisola, pronti a sfruttare la possibilità di appropriarsi indebitamente di soldi pubblici.

Superbonus: truffa sui lavori condominiali

L’ultima notizia di una truffa impiantata tra le maglie del Superbonus 110% arriva dalla Lombardia, dalla provincia di Varese, in particolare dalla località di Saronno.

Nei guai è finita una ditta di costruzioni che ha sfruttato il meccanismo del rimborso dei crediti d’imposta previsto dalla misura per intascarsi 444mila euro sulla base di false ricevute non corrispondenti a reali servizi resi.

In particolare a rispondere di quello che è stato scoperto dell’indagine della Guardia di Finanza sul caso sono l’amministratore della società, insieme a due professionisti indispensabili per mettere a segno la truffa legata al Superbonus: un ingegnere e un amministratore di condominio. I tre, a vario titolo e nei loro vari ruoli, si sarebbero adoperati per produrre la documentazione fittizia sulla base della quale poi poter accedere alla misura che prevede la riscossione dei crediti d’imposta, in questo caso indebitamente.

Ma vediamo nel dettaglio cosa è successo. La Guardia di Finanza ha eseguito un decreto che prevede la misura cautelare a carico di una ditta di costruzioni di Saronno dopo una lunga indagine in cui sono stati raccolti elementi che le forze dell’ordine definiscono fortemente indiziari, a carico di tre indagati: l’amministratore della società edile, e quelli che sarebbero stati i suoi ‘compari’ con l’obiettivo di mettere su una truffa ai danni del pubblico erario, ovvero un amministratore di condominio e un professionista a capo di uno studio di ingegneria.

I furbetti del 110%: fatture stellari per lavori inesistenti

La truffa si sarebbe concretizzata tramite l’emissione di una fattura da 1 milione 300 mila euro, da pagare alla società di costruzioni, per lavori di efficentamento energetico per un condominio di Saronno, in provincia di Varese. Una categoria di lavori strutturali o di ristrutturazione quindi per la quale è previsto l’accesso alle agevolazioni legate al credito d’imposta.

Tali lavori miranti a migliorare l’efficienza energetica del condominio però, non sarebbero mai stati effettuati, o lo sarebbero stati solo in minima parte, di certo non per l’ammontare totale effettivo di un milione e trecentomila euro che risultava in fattura.

I crediti fiscali ottenuti in base alla falsa fatturazione sarebbero poi stati utilizzati a compensazione sulle imposte o ceduti a società terze. In questo quadro, l’ingegnere, secondo le accuse definite dalle indagini della Guardia di Finanza, si sarebbe occupato di asservare i lavori e, coinvolgendo un’altra figura, quella di un commercialista (estraneo all’intento di truffa e non indagato) sarebbe riuscito a far ottenere i visti di conformità alle spese previsti come necessari dalla normativa del Superbonus 100% per accedere al beneficio fiscale.

Oltre alle misure cautelari scattate a conclusione delle indagini dei militari della Guardia di Finanza, sono stati anche sequestrati i crediti d’imposta illecitamente contenuti nel cassetto fiscale della società, che ammontavano infatti al 110% della fattura fittizia emessa per attestare l’esecuzione delle opere di efficientamento energetico non realizzati o non del tutto realizzate e comunque non corrispondenti a quanto riportato nella fattura emessa dalla società di costruzioni.