Non sono tardate ad arrivare le reazioni della politica italiana sul caso della separazione tra Giorgia Meloni e Andrea Giambruno. La premier ha annunciato nella mattinata di oggi, venerdì 20 ottobre, la fine della sua relazione con il giornalista, durata “quasi dieci anni”.
Una decisione certamente dolorosa, presa in concomitanza con la bufera che ha investito il presentatore televisivo. Il conduttore di “Diario del Giorno” è accusato di alcune gaffe estratte dai fuori onda della trasmissione Mediaset e sbugiardati da “Striscia la Notizia“.
Vicinanza alla leader di Fratelli d’Italia è arrivata dai suoi due bracci destri, i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani. Più espansivo e caloroso il messaggio del leader della Lega.
Un fortissimo abbraccio a Giorgia, con la mia amicizia ed il mio sostegno. Avanti a testa alta!
Il segretario forzista, dal canto suo, si è limitato ad una comunicazione più concisa su X.
Giorgia ti abbraccio.
Caso Giambruno-Meloni, le reazioni della politica. Conte: “Scelte di vita sotto pressione mediatica”
Carlo Calenda si è lasciato andare ad un commento sull’intera vicenda che ha travolto Giambruno, considerata dal leader di Azione “abbastanza sconcia“.
L’uso strumentale dei fuori onda da parte di reti TV collegate a partiti politici, la richiesta assurda che delle frasi (volgari) di Giambruno risponda Meloni. Il tutto con di mezzo una bimba di 7 anni che deve poter fare una vita normale. Io sono un avversario di Giorgia Meloni ma oggi ha tutta la mia solidarietà. Così in Italia non si produrrà mai nulla tranne il fango, finché il fango non sommergerà tutti e tutto.
Solidarietà alla presidente del Consiglio anche da un altro avversario politico, il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte.
Vorrei innanzitutto chiarire che esprimo solidarietà a Giorgia Meloni come persona, come donna e come madre. Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio attuale, è per me un avversario anche politico, ma io non auguro neppure un avversario politico di dover assumere scelte di vita personale sotto una pressione mediatica, così come è successo.
Dagli ambienti dem, invece, è pervenuta una dichiarazione di Alessandra Moretti. L’eurodeputata del Partito Democratico pone l’accento sulla tutela della piccola Ginevra, la figlia di 7 anni dell’ormai ex coppia.
Restare donne oltre i ruoli che si ricoprono non è un’impresa facile. L’amore per i nostri figli ci rende le rocce che siamo e ci fa scegliere per il meglio. La ragione di tutto sta lì. Un abbraccio a Giorgia Meloni che ha agito in un momento difficile da donna libera. Ora le lascino fare la madre.
Più duro il segretario di +Europa Riccardo Magi, che ha sottolineato come al suo partito “non appassiona occuparci delle questioni personali della presidente del Consiglio tantomeno di quelle private”.
Vorremmo che lei facesse lo stesso con tutti gli italiani. Chiedo perciò ai politici di maggioranza di astenersi da ora in poi dal fare a chiunque la morale sulla famiglia tradizionale. La famiglia tradizionale non esiste, è un feticcio ideologico che nemmeno loro stessi riescono a onorare.
Ravetto: “Sei un esempio per tutte”. Gelmini: “Ogni speculazione fuori luogo”
Laura Ravetto, deputata della Lega, ha invitato Meloni ad avere “orgoglio, forza e nessuna paura” e le ha ricordato di essere “un esempio per tutte“. Anche Rita dalla Chiesa, deputata di Forza Italia, si è detta “dalla parte” della premier e “di Ginevra” in un commento al post social di Meloni.
Mariastella Gelmini, senatrice e portavoce di Azione, ha chiesto “massimo rispetto per Giorgia Meloni, per una vicenda familiare privata che oltretutto vede coinvolta una bambina”.
Le separazioni sono sempre passaggi dolorosi in cui i figli vanno per quanto possibile tutelati. Per questo ogni speculazione politica sarebbe assurda e fuori luogo. La mia solidarietà a Giorgia Meloni.