Palazzo Chigi ha convocato per oggi i segretari generali Fim-Fiom-Uilm (rispettivamente Roberto Benaglia, Michele De Palma e Rocco Palombella). Il tema è il futuro di Acciaierie d’Italia, che tiene banco da ormai diverso tempo nelle agende dei governi.

Il segretario De Palma ha evidenziato come i sindacati pretendano risposte serie in merito all’immediato futuro, dal rilancio produttivo alla questione ambientale.

“Il confronto dovrebbe essere normale. È inaccettabile il gioco del cerino in corso tra governo, proprietà e presidente di Acciaierie d’Italia. Vogliamo la trattativa e che ci siano le risorse per rilanciare occupazione e produzione e per salvaguardare l’ambiente. Deve essere chiaro che vogliamo delle risposte e se non arrivano non ci fermiamo.”

Ilva di Taranto, sindacati a Palazzo Chigi: “Basta cassa integrazione”

De Palma (già in piazza per la Magneti Marelli) si è unito alle proteste e alla manifestazione a Roma indetta da tutti gli stabilimenti ex Ilva, parlando di un concreto “rischio eutanasia” per l’intero gruppo. I lavoratori sono nelle strade con striscioni e slogan: il percorso inizia da piazza dell’Esquilino e si conclude a piazza Santi Apostoli. Il grido comune è “basta cassa integrazione” mentre in testa al corteo campeggia uno striscione: “Acciaierie d’Italia, operazione verità. Occupazione industria ambiente.”

Manifestazione lavoratori: traffico bloccato

Nella mattinata di oggi si sono registrati disagi sulla D19, diramazione di Roma sud. L’area di servizio Frascati est è stata chiusa temporaneamente per una manifestazione dei lavoratori ex Ilva, che hanno bloccato il traffico intorno alle 8.00 circa, causando un ingorgo di circa 2 chilometri. Sul posto è intervenuta la Polizia Stradale, per le ore 10.00 il traffico è tornato alla normalità.

Il sindacato Usb ha riportato alcune delle rivendicazioni da parte dei lavoratori, che ora chiedono una risposta dal governo dopo gli impegni precedentemente presi e non rispettati:

“Un immediato intervento da parte della presidente Meloni e del ministro Urso, che vengano finalmente ad ascoltare i lavoratori dell’Ex Ilva e che le facciano proprie, terminando le trattative con soggetti privati che non hanno altro interesse che speculare sulle vite dei tarantini e dei lavoratori.”