Una napoletana, trapiantata a Civitavecchia e poi trasferita a Brescia dove le Fate aspettano di realizzare il sogno olimpico, conquistato agli ultimi Mondiali di Ginnastica Artistica ad Anversa. Manila Esposito, 17 anni da compiere il prossimo 2 novembre, è giovanissima ma ha già calcato palcoscenici importanti con la Nazionale azzurra. Per commentare i suoi ultimi risultati e il Mondiale di Anversa, Manila Esposito, vicecampionessa europea a squadre e alla trave all’Europeo di Antalya si è raccontata a Tag24.
Mondiali di Anversa, Manila Esposito a Tag24
Un passo dopo l’altro, un esercizio dopo l’altro, una medaglia dopo l’altra, tutto per un solo obiettivo: arrivare prima o poi a giocarsi le Olimpiadi. Il sogno di qualunque atleta che cresce con la speranza di diventare professionista. Ha già raggiunto obiettivi straordinari, ma non vuole fermarsi Manila Esposito. Vicecampionessa europea nel 2023 con il resto della squadra italiana, ha vinto l’argento personale alla trave prima di arrivare a disputare il suo primo Mondiale, confermandosi a livello internazionale tra le prime 10. Grazie anche alle sue prestazioni, l’Italia ha strappato il pass per le Olimpiadi di Parigi del 2024 e adesso Manila se la vuole giocare, consapevole che all’età di 16 anni ha ancora tanto tempo e tanta strada da percorrere. Per commentare il Mondiale di Anversa, Manila Esposito è intervenuta in esclusiva a Tag24.
Giovanissima e reduce già dal Mondiale. Che emozione è stata strappare il pass per le Olimpiadi di Parigi del prossimo anno?
“Sono felice di aver dato una mano alla squadra per riuscire in questa qualificazione olimpica. L’idea che l’Italia arriverà a Parigi nel 2024 e che una piccola parte di merito è mio, è per me un grande orgoglio e una grande emozione. Sono molto fiera di quello che siamo riuscite a costruire tutte insieme”.
Pensi di potertela giocare per Parigi2024?
“Uno dei miei obiettivi di vita è quello di poter partecipare a un’Olimpiade. Credo sia lo stesso per ogni atleta professionista. So che sarà difficile poter partecipare a quella del prossimo anno, che si svolgerà in Francia, ma in carriera è un traguardo che dovrò raggiungere. Io voglio farne almeno una durante il mi percorso ginnico e se non sarà Parigi, sarà la prossima. Sono abbastanza giovane, di strada da fare ne ho ancora tanta”.
Dalla provincia di Napoli a Civitavecchia per il lavoro del papà, ora il trasferimento a Brescia per allenarti con mister Casella. Come ti stai trovando?
“Sono qui da poco più di un anno, è stato un bel cambiamento di vita. Quando arrivi a determinati livelli, in qualunque tipo di sport, è ovvio che devi fare dei sacrifici. Penso però che se fai una cosa con piacere, anche le difficoltà e i momenti più complicati non pesano. Dedico alla ginnastica gran parte della mia vita, questo è vero, ma lo faccio con gioia perché è uno sport che mi rende felice”.
Come ti sei avvicinata alla ginnastica?
“Mi ci hanno portato i miei genitori perché quando stavo a casa non stavo mai ferma. Gli avevano consigliato una buona palestra, dopo che ci siamo trasferiti, lì vicino a Civitavecchia e da quel momento in poi è scoppiato l’amore per questo sport”.
Vi dovete dilettare con tutti e quattro gli attrezzi e c’è tanto allenamento dietro ad ogni esercizio. Qual è però quello che preferisci e in cui ti senti più forte?
“Quando ero più piccola mi piacevano tanto le parallele e odiavo completamente la trave. Crescendo invece le cose sono cambiate radicalmente e oggi è diventato il mi attrezzo preferito. Probabilmente perché ho iniziato a prendere fiducia, ho capito di avere delle potenzialità in questa disciplina specifica e ho raggiunto buoni risultati”.
Quello che sta per chiudersi è stato un anno intenso. Europei, Mondiale e adesso il pass per le Olimpiadi. Per te può rappresentare la svolta?
“È stato un anno pieno di sorprese perché non mi aspettavo davvero di poter ottenere tutti questi risultati. La soddisfazione più grande è arrivata agli Europei di Antalya. Per me sono le prime esperienze a livelli internazionali e mi ha riservato davvero tante belle sorprese. È stato un modo anche per prendere consapevolezza, non solo come singola ma come squadra, della nostra forza”.
La ginnastica è uno sport individuale, ma che rapporto hai con il resto della squadra?
“Siamo molto unite, ci sosteniamo tanto l’una con l’altra. Questo capita soprattutto durante le gare, nei momenti difficili, ci diamo tanta forza e questo è importantissimo. Abbiamo davvero un bellissimo rapporto di cui vado fiera”.