Il mondo delle droghe sintetiche presenta una vasta gamma di sostanze. Una di queste, il Captagon, ha recentemente suscitato un grande interesse nei media, in particolare per le sue presunte implicazioni in determinati atti di violenza nel Medio Oriente, ovvero negli attacchi che i terroristi di Hamas hanno inflitto agli israeliani, dando vita al nuovo conflitto.
Cos’è il Captagon: storia e origini
Il Captagon, conosciuto anche come “la cocaina dei poveri“, è una droga di tipo anfetaminico. È stato spesso associato a una serie di gruppi militanti e le sue proprietà stimolanti sono state collegate spesso ad atti di violenza.
Nella sua forma originale, il Captagon era il marchio di un medicinale psicoattivo creato negli anni ’60 dalla compagnia tedesca Degussa Pharma Gruppe. Era inizialmente prescritto come trattamento per vari disturbi, tra cui il deficit di attenzione e la narcolessia.
Nonostante la sua origine europea, il Captagon ha trovato un mercato fiorente in Medio Oriente. La droga ha guadagnato terreno soprattutto in paesi come la Siria e il Libano. Questa crescente domanda ha portato a un aumento della produzione illegale, in particolare in Siria, che è diventata uno dei principali produttori mondiali di questa sostanza.
Il tumulto politico e la guerra civile in Siria hanno creato un ambiente propizio per il traffico di droghe come il Captagon. Nonostante le smentite ufficiali, rapporti indipendenti suggeriscono che il regime siriano ha tratto notevoli profitti dalla produzione e dal contrabbando di Captagon, formando alleanze con gruppi armati per sostenere l’industria.
Effetti del Captagon
Quando assunto, il Captagon produce una serie di effetti psicoattivi. Può indurre una sensazione di euforia, riduzione della stanchezza, e un aumento delle prestazioni fisiche. Queste proprietà hanno reso la droga particolarmente attraente per alcuni gruppi militanti, che cercano di migliorare le prestazioni dei loro membri e ridurre la percezione della paura e del dolore.
Inoltre, questa droga, un mix di anfetamina e alte dosi di caffeina, può ridurre la percezione della paura, aumentare la forza fisica e causare eccitazione estrema. Sebbene non sia prevalente in alcuni paesi, la sua crescente disponibilità online è motivo di preoccupazione.
Il ruolo del Captagon nelle azioni terroristiche dell’Isis
L’uso del Captagon da parte di gruppi estremisti, in particolare l’ISIS, è stato ampiamente documentato. Le autorità americane, come la Drug Enforcement Administration (DEA), hanno rilevato che l’ISIS ha dominato il mercato del Captagon nei territori sotto il suo controllo. Questo controllo non solo ha fornito ai militanti una potente stimolante, ma ha anche generato enormi profitti per finanziare le loro attività.
Gli episodi di violenza legati al Captagon non sono passati inosservati. Per esempio, la droga è stata trovata nel sistema del terrorista responsabile dell’attacco a Sousse, Tunisia, nel 2015 e anche in uno dei nascondigli dei terroristi coinvolti negli attacchi di Parigi nello stesso anno.
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Contro il Captagon: le iniziative e le misure adottate in Medio Oriente e la risposta internazionale
Nel tentativo di contenere il traffico, paesi come la Giordania e l’Arabia Saudita hanno rafforzato i controlli. Ad esempio, la Giordania ha fermato diversi tentativi di contrabbando, mentre l’Arabia Saudita ha effettuato massicci sequestri di pillole di Captagon.
Paesi al di fuori del Medio Oriente, come il Regno Unito e gli Stati Uniti, sono diventati sempre più preoccupati per la produzione e la distribuzione del Captagon, introducendo sanzioni mirate contro individui e entità associate al commercio di questa sostanza e sollevando preoccupazioni riguardo alla crescente crisi di dipendenza in Medio Oriente.
Negli anni recenti, la penisola araba ha visto un considerevole aumento dei sequestri di droga sintetica. USA e Regno Unito hanno denunciato un business da 57 miliardi di dollari, ovvero il triplo dei profitti dei narcos messicani. Nel 2020, c’è stato anche un sequestro significativo di Captagon a Salerno. Nel mese di giugno gli specialisti del Gico di Napoli avevano intercettato un container al porto di Salerno che, oltre a un enorme quantitativo di hashish, ospitava anche 190 kg di Captagon.