La Jihad Islamica Palestinese è un’organizzazione che ha destato l’attenzione della comunità internazionale per diversi decenni. Nel contesto del Medio Oriente, e soprattutto in questo periodo nel quale si è riacceso il conflitto tra Israele e Hamas e si torna a parlare dei territori palestinesi, conoscere le radici e le motivazioni di questo gruppo può fornire una prospettiva più chiara sulla situazione attuale. Negli ultimi tempi, l’organizzazione è tornata sotto i riflettori a seguito di accuse da parte di Israele relative a un attacco all’ospedale Al-Ahli a Gaza. Per Israele, la tesi è che l’esplosione sia avvenuta a causa di un razzo che ha fatto cilecca lanciato dalla stessa Jihad islamica.
Le origini e l’ideologia della Jihad islamica palestinese
La Jihad Islamica Palestinese venne fondata nel 1981 da Fathi Abd al-Aziz al-Shikaki, un medico originario di Rafah, una città nella Striscia di Gaza. Alcuni storici ritengono che l’organizzazione sia emersa come una costola del Jihad islamico egiziano, fondato alla fine degli anni ’70.
L’ideologia predominante all’interno dell’organizzazione è incentrata sulla creazione di un unico stato islamico palestinese con confini geografici antecedenti al 1948. Nel corso degli anni, le Brigate al-Quds, l’ala armata del gruppo, hanno rivendicato numerosi attacchi contro Israele.
Leader e personaggi chiave
Oltre a fondare l’organizzazione, Fathi Shaqaqi è noto per aver introdotto e giustificato gli attentati suicidi come pratica del jihad all’interno dell’Islam sunnita. Questo metodo d’attacco divenne un segno distintivo delle azioni contro Israele. Nel 1995, la sua vita terminò tragicamente quando fu assassinato a Malta.
Prendendo il posto di Shaqaqi, Ramadan Shallah, un ex professore universitario, guidò l’organizzazione fino alla sua morte nel 2018.
L’attuale leader, Zyad Nakhala ha avuto un passato come militante, avendo partecipato alla prima Intifada e essendo stato arrestato e successivamente rilasciato.
Cosa bisogna sapere sulla Jihad islamica palestinese
La Jihad islamica palestinese è considerata un’organizzazione terroristica da numerosi paesi, tra cui Stati Uniti, Unione europea, Regno Unito, Giappone, Canada e Israele. La ragione principale di questa designazione risiede nei numerosi attacchi compiuti dall’organizzazione, inclusi attentati suicidi.
Nonostante sia un’organizzazione sunnita, alcuni sostengono che il gruppo abbia ricevuto finanziamenti da Hezbollah, un partito libanese sciita. Inoltre, il rapporto con Hamas, un altro grande attore nella regione di Gaza, non è sempre stato pacifico, con occasionali scaramucce e rivalità.
La capacità militare del gruppo è aumentata nel corso degli anni. Si ritiene che possiedano migliaia di razzi, inclusi modelli avanzati di produzione iraniana.
Il legame con la Fratellanza Musulmana
Nel cuore del Medio Oriente, la Jihad Islamica Palestinese ha le sue radici nella Fratellanza Musulmana, una vasta organizzazione islamista nata in Egitto nel 1928. Tuttavia, la Jihad Islamica ha intrapreso un percorso di evoluzione, distinguendosi con il tempo e seguendo una via caratterizzata da un assetto militare. L’influenza della Rivoluzione iraniana del 1979 e della figura dell’Ayatollah Khomeini ha giocato un ruolo molto importante nella presa di questa direzione.
La relazione con Hamas
Anche se Hamas e la Jihad Islamica condividono obiettivi simili, ovvero l’opposizione allo Stato di Israele, le dinamiche tra le due entità sono complesse e mutevoli, e spesso contraddittorie. Ci sono state occasioni in cui Hamas ha mostrato disapprovazione verso le azioni della Jihad Islamica, e momenti in cui ha cercato il suo sostegno. Entrambe le organizzazioni, nonostante condividano un obiettivo comune, mostrano differenze nell’approccio, con la Jihad Islamica vista come più audace e aggressiva e Hamas considerata più sotto il profilo politico-gestionale.
L’approccio militare e politico della Jihad islamica palestinese
La Jihad islamica palestinese ha un approccio militante, opponendosi fermamente a qualsiasi forma di dialogo con Israele. Il gruppo ha una storia significativa di attacchi, sia contro obiettivi militari che civili, che risale agli anni ’80. Le Brigate al-Quds, l’ala militante dell’organizzazione, sono state stabilite nel 1992 e da allora sono state al centro di molteplici operazioni.
Nonostante le forti critiche verso l’Autorità Palestinese, la Jihad Islamica Palestinese non partecipa attivamente alla politica interna di Gaza. Il gruppo ha una struttura segreta, organizzata in cellule, con la maggior parte dei suoi membri provenienti da ambienti islamisti o accademici.
È risaputo che l’Iran gioca un ruolo di sostegno per la Jihad Islamica Palestinese. Questo sostegno non si limita solo al finanziamento, ma comprende anche formazione e armamenti. L’arsenale della Jihad Islamica è notevole, con armi avanzate in grado di raggiungere obiettivi significativi come Tel Aviv.
La Jihad Islamica ha forti legami in altre parti del Medio Oriente, tra cui Beirut e Damasco. È noto che il gruppo abbia contatti con funzionari iraniani in queste regioni.
Cosa significa Jihad
Per il gruppo, il concetto di “jihad” rappresenta un dovere fondamentale nell’opposizione allo Stato di Israele. La parola, in arabo, può essere tradotta come “sforzo“, che può riferirsi sia allo sforzo spirituale personale sia a una lotta più ampia, spesso interpretata come “guerra santa“. La scelta di questo termine dal gruppo palestinese evidenzia la loro dedizione e impegno nella loro lotta.