Nuova regola ISEE esclusione Btp? Con l’indicatore ISEE ci sono nuove modifiche, fuori una, dentro l’altra. Molti risparmiatori potrebbero non essere più obbligati a dichiarare i risparmi in Btp; la nuova norma è contenuta nella Manovra 2024. Tuttavia, mancano ancora i dettagli operativi sulla modifica ISEE che coinvolgerà molti risparmiatori.

Alla fine, sembrerebbe una nuova staffetta. L’esclusione dei Btp dalla certificazione dei redditi ISEE indirizzerebbe gli investitori all’acquisto di debito pubblico, che verrebbe finanziato attraverso maggiori entrate, ovvero liquidità nelle casse statali. Una scelta che permetterebbe l’accesso a un piano di investimenti vantaggioso e più che remunerativo, considerando che l’esclusione dall’indicatore potrebbe permettere a molti italiani di accedere agli aiuti di Stato. Vediamo insieme come funziona la nuova modifica sull’ISEE per chi sottoscrive i Btp.

Nuova regola ISEE esclusione Btp

 Se la scelta del governo Meloni è quella di procedere gradualmente, avanzando con investimenti e riforme basate su scelte ponderate, iniziando con l’abolizione del Reddito di cittadinanza e poi procedendo con la modifica al Superbonus, ciò che conta è il risultato. In questo contesto, l’Esecutivo mira a garantire maggiore liquidità nelle casse statali coinvolgendo i piccoli investitori che potrebbero essere attratti dai nuovi incentivi per finanziare la spesa pubblica.

Con la premessa che questa notizia non è ancora stata completamente implementata, l’omissione dei Btp nel calcolo dell’indicatore ISEE rappresenta un passaggio chiave per i cittadini che intendono usufruire dei Buoni del Tesoro Poliennali, ovvero obbligazioni emesse dallo Stato italiano per finanziare le proprie attività. Vediamo insieme come funziona quest’ultima novità.

Cosa non rientra nel calcolo Isee?

 In sintesi, nel calcolo dell’indicatore ISEE non rientrano i beni che non producono reddito o che sono correlati a una funzione sociale o culturale. Il governo italiano mira alla crescita e, considerando che può fare molto di più, ha ben pensato di escludere i Btp dal calcolo ISEE.

Questa novità è contenuta nell’articolo 39 della Manovra finanziaria 2024, testualmente presente nel pacchetto famiglia: ‘Esclusione dei titoli di Stato dal calcolo dell’ISEE’.

È importante notare che al momento non sono disponibili ulteriori dettagli sulla misura. Tuttavia, questa novità avvicinerebbe notevolmente gli italiani ai Buoni del Tesoro Poliennali, specialmente considerando che nella dichiarazione sostitutiva DSU, nel modulo FC.1 – quadro FC2 ‘patrimonio mobiliare,’ rientrano diverse voci, tra cui:

“Titoli di Stato ed equiparati, obbligazioni, certificati di deposito e credito, buoni fruttiferi ed assimilati, per i quali va assunto il valore nominale delle consistenze alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della DSU”.

 Al momento, i Titoli di Stato rientrano tra le forme di investimenti finanziari da inserire nel calcolo del reddito patrimoniale familiare. Eliminando parte di queste voci dal calcolo ISEE, si avvantaggerebbero i risparmiatori che fanno affidamento sul rendimento dei Btp, con la possibilità di ridurre l’ISEE. Ciò consentirebbe l’accesso immediato a maggiori incentivi messi in campo dallo Stato a favore delle famiglie a basso reddito.

Quali investimenti non si dichiarano per Isee?

Conformemente alle spiegazioni fornite dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, coloro che hanno sottoscritto rapporti finanziari correlati ai fondi di previdenza complementare aperti non sono rilevanti ai fini del calcolo dell’ISEE e quindi non vanno indicati nella DSU. Pertanto, anche in presenza di omissioni o difformità, l’attestazione è valida ai fini del certificato reddituale.

Il Governo Meloni, permettendo l’esclusione dai Btp dall’ISEE, incoraggia i cittadini a investire nei titoli di Stato. Questa previsione è confermata in un articolo su money.it, in cui si descrivono strumenti sicuri e remunerativi con il pagamento di cedole semestrali costanti e fisse fino alla scadenza, correlati a tassazione agevolata.

Il taglio dei Btp dall’indicatore ISEE è un segnale per incentivare gli investimenti in titoli di Stato.