Accensione riscaldamento ai nastri di partenza. Il caldo prolungato non impedirà al freddo di entrare, anche se, a conti fatti, il governo ha ritardato l’accensione dei termosifoni diminuendo ore e giorni. E così, in diversi Comuni sta per partire l’accensione dei riscaldamenti. Come sarà l’autunno – inverno 2023/2024? È difficile rispondere a questa domanda oggi. Questo perché molti lettori sono più interessati alle date e ore di accensione e ai metodi per iniziare a risparmiare ancora prima di pesare sui consumi. Il costo dell’energia è aumentato per l’effetto del conflitto israelo – palestinese. Vediamo insieme come è divisa l’Italia per l’accensione del riscaldamento.
Accensione riscaldamento autunno – inverno 2023/2024
L’accensione del riscaldamento è divisa per regione e in base alle fasce orarie. Per questo motivo, in alcune province sono state avviate le tradizionali comunicazioni per i cittadini riguardo all’accensione dei riscaldamenti, che di solito avviene in concomitanza con l’inizio della stagione termica, generalmente compresa tra il 15 ottobre e il 15 aprile. Ecco la suddivisione per zona.
Quando si accende il riscaldamento 2023?
È importante notare che la suddivisione per date e fasce orarie dell’accensione del riscaldamento è condizionata dalla presenza della normativa contenuta nell’allegato A del Decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto 1993, n. 412, abbreviato come “D.P.R. 412/93. Inoltre, nei condomini, la data di accensione dei termosifoni viene stabilita durante l’assemblea condominiale.
Zona A: comprende l’area di pertinenza dei comuni in calda stagione termica, con gradi-giorno inferiori a 600, come Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle. L’accensione del riscaldamento parte dall’8 dicembre al 7 marzo 2024 ed è prevista per almeno 5 ore al giorno.
Zona B: comprende i comuni con gradi-giorno tra 600 e 900, come Palermo, Trapani, Siracusa, Reggio Calabria, Agrigento, Messina e Catania. L’accensione del riscaldamento parte dall’8 dicembre al 23 marzo 2024 ed è prevista per almeno 7 ore al giorno.
Zona C: comprende l’area di pertinenza dei comuni a bassa stagione termica, con gradi-giorno tra 901 e 1400; come Napoli, Caserta, Latina, Salerno, Bari, Brindisi, Benevento, Catanzaro, Cagliari, Lecce, Ragusa, Cosenza e Taranto. L’accensione del riscaldamento parte dal 22 novembre al 23 marzo 2024 ed è prevista per almeno 9 ore al giorno.
Zona D: comprende l’area di pertinenza interessata dai comuni con gradi-giorno tra 1401 e 2100, come Roma, Pescara, Ancona, Genova, Firenze, La Spezia, Livorno, Grosseto, Lucca, Macerata, Pisa, Pesaro, Viterbo, Avellino, Siena, Chieti, Foggia, Matera, Teramo e Vibo Valentia. L’accensione del riscaldamento parte dall’8 novembre al 7 aprile 2024 ed è prevista per almeno 11 ore al giorno.
Zona E: comprende l’area di pertinenza dei comuni a bassa stagione termica, ossia comuni con gradi-giorno tra 2101 e 3000. Questa zona coinvolge diverse città, tra cui Milano, Torino, Bologna, Aosta, Bergamo, Brescia, Como, Bolzano, Modena, Parma, Padova, Reggio Emilia, Rimini, Trieste, Gorizia, Piacenza, Ravenna, Venezia, Udine, Verona, Perugia, Rieti, Frosinone, Campobasso, L’Aquila e Potenza. L’accensione del riscaldamento parte dal 22 ottobre al 7 aprile 2024 ed è prevista per almeno 13 ore al giorno.
Zona F: comprende l’area di pertinenza dei comuni ad alta stagione termica, con gradi-giorno superiori a 3000, come Trento e zone alpine, Belluno e Cuneo. I cittadini che vivono in queste zone non hanno limitazioni riguardo ai giorni o agli orari, quindi l’accensione dei riscaldamenti rimane a discrezione dei cittadini.”
Come tenere accesi i termosifoni per risparmiare?
Riducendo le ore di accensione dei riscaldamenti, si riduce anche il peso sulla bolletta. Ciò significa che con un massimo di 3 o 4 ore al giorno, la spesa in bolletta non sarà eccessiva.
Va detto che esistono diversi accorgimenti che, se messi in atto, aiutano a ridurre i consumi con un notevole risparmio in bolletta. Ad esempio, mantenere l’ambiente a una temperatura regolare tra i 18°C e i 20°C aiuta a ottimizzare i consumi.
Questa soluzione è realizzabile con un cronotermostato di ultima generazione. Un’altra precauzione consiste nel ventilare le stanze nei momenti giusti, per almeno 10 minuti al giorno, e nell’uso di paraspifferi e guarnizioni, strategie che aiutano a bloccare il passaggio dell’aria e molte altre ancora.