Compound trasferisce nella finanza decentralizzata un’idea in fondo molto semplice: far incontrare chi chiede prestiti con chi mette a disposizione il capitale, senza alcun intermediario di mezzo. In tal modo, tramite l’eliminazione dei costi di intermediazione, l’operazione può risultare più vantaggiosa per entrambe le parti.
Per riuscire a dare vita a questo genere di operazioni, vengono formati dei pool cui chiunque può apportare liquidità, ricevendo in cambio una remunerazione proporzionale alla propria esposizione finanziaria. Per chi presta, quindi, Compound può essere paragonato a un conto di risparmio in cui diventa possibile guadagnare senza dover affidare i propri fondi a terze parti.
Compound: cos’è e a cosa serve
Compound Finance è un protocollo di prestito operante in ambito DeFi, lanciato da Robert Leshner e supportato da capitale di ventura. Al suo interno gli utenti possono depositare criptovalute e guadagnare in termini di interessi, oppure prenderne in prestito altre, mettendo le proprie in garanzia. A fare da tramite nel processo delineato sono gli smart contract, i quali consentono di archiviare e gestire il capitale apportato in automatico.
Chi intende apportare liquidità al sistema può farlo utilizzando un wallet Web 3.0, a partire da Metamask, senza alcun genere di intralcio. A renderlo possibile il fatto che Compound è un protocollo permissionless, ovvero che non necessita di permessi. Bastano quindi una connessione alla rete e un portafogli elettronico per interagire con la piattaforma.
A rendere utile Compound è il fatto che chi fornisce liquidità e chi la richiede non deve sottoporsi alle lungaggini procedurali che caratterizzano i prestiti tradizionali. Sarà il protocollo ad interagire con le parti, gestendo il collaterale e stabilendo il tasso d’interesse. I fondi necessari per le operazioni, a loro volta, sono custodita all’interno dei pool di liquidità.
In particolare, a regolare i tassi d’interesse tra le controparti provvede un algoritmo. In pratica proprio il protocollo provvede ad adeguarli in automatico, tenendo conto di domanda e offerta. A loro volta, coloro che detengono i token COMP possono intervenire per modificare i tassi d’interesse.
Come funziona Compound
Il funzionamento di Compound prevede il tracciamento degli asset apportati al sistema tramite cToken. Ovvero dei token ERC20 nativi di Compound, i quali rappresentano il corrispettivo all’interno della sua blockchain del progetto cui fanno riferimento. Ad esempio, depositando ETH sulla piattaforma, il relativo quantitativo viene convertito in cETH.
Una volta effettuato questo primo passo, la procedura prevede che l’utente colleghi il suo wallet compatibile con il sistema, provvedendo a sbloccare gli asset richiesti dalle controparti. Una volta che un token sia stato sbloccato, può quindi essere prestato. Il processo per poterlo fare è estremamente semplice: basta infatti firmare una transazione tramite il wallet per inaugurare la fornitura di capitale. L’aggiunta degli asset al pool di liquidità e la conversione in cToken è praticamente istantanea, così come il guadagno dei relativi interessi.
Più complicato è invece l’ottenimento di un prestito, per il quale i richiedenti devono depositare il collaterale destinato a fungere da garanzia. Facendolo ricevono come contropartita “Borrowing Power”, condizione non contrattabile per ricevere quanto richiesto, in proporzione alla quantità detenuta. È importante sottolineare che chi chiede il finanziamento, è obbligato a mettere in garanzia un controvalore maggiore di quanto richiesto.
Le prospettive di Compound
Nonostante le caratteristiche evidenziate Compound si trova al momento confinato in una sorta di limbo. Nella classifica relativa alla capitalizzazione di mercato è al 93° posto, ben lontano quindi dalle posizioni di vetta. Non ha, di conseguenza, la visibilità di altri progetti di finanza decentralizzata che sono praticamente ogni giorno monitorati dagli investitori.
Proprio la sua appartenenza ad un segmento come la DeFi, però, rappresenta un punto di forza da non sottovalutare. In particolare, Compound potrebbe rappresentare una notevole soluzione per le tante persone che non riescono a trovare ascolto presso banche e finanziarie tradizionali, magari perché incappate in disavventure tale da pregiudicarne il merito creditizio. Proprio per questo è da tenere sicuramente d’occhio.