Cedola secca sugli affitti, cambierà la tassazione sulla locazione nel 2024? Il governo di Giorgia Meloni avrebbe apportato diverse modifiche alla disciplina fiscale sulle locazioni brevi. Le novità sono presenti nell’articolo 19 della Manovra di Bilancio in forma testuale: “Modifiche alla disciplina fiscale sulle locazioni brevi e sulle plusvalenze in caso di cessione a titolo oneroso di bei immobili”.
L’obiettivo del governo resta di gestire le risorse in maniera equilibrata, tenendo conto delle esigenze dei cittadini e delle imprese. Tra le diverse novità previste per il 2024, incluse le modifiche al Superbonus con lo stop alla cessione e sconto in fattura e altre misure, non sono sfuggite le modifiche sulla tassazione della cedola secca per gli affitti brevi.
Cedola secca sugli affitti 2024
Nella legge di Bilancio 2024 potrebbe essere presente la modifica di alcuni punti percentuali sulla cedola secca per gli affitti brevi. Avanti, piano piano, ma l’importante è fare cassa. Se la scelta è quella di aumentare le tasse sugli affitti brevi, quello che conta è il risultato.
Nell’indice della Manovra finanziaria è presente un articolo testuale: “Modifiche alla disciplina fiscale sulle locazioni brevi e sulle plusvalenze in caso di cessione a titolo oneroso di bei immobili”, che potrebbe contenere un aumento della tassazione di sei punti percentuali sulla cedola secca.
È importante notare che la norma non è stata ancora ufficializzata. Vediamo insieme le novità previste per il 2024 per il mondo degli affitti brevi.
Quanto è la cedolare secca 2024?
La dicitura che dovrebbe portare in grembo le modifiche sulla tassazione sulle locazioni brevi e sulle plusvalenze era quasi passata senza il minimo interesse. Tuttavia, il timore è che dietro al titolo si nasconda l’aumento della tassazione prevista per i bed & breakfast con un aumento di diversi punti percentuali anche per coloro che procedono per un affitto di un solo giorno.
Attualmente, la tassazione della cedolare secca prevede questa aliquota:
- 21% per i contratti di locazione a regime ordinario;
- 10% per i contratti di locazione a regime concordato.
Quando si paga la cedolare secca sugli affitti brevi 2023?
In sintesi, non considerando il primo anno, poiché la base imponibile è indefinibile, per gli anni successivi sarà applicato il metodo dell’acconto e del saldo. Il pagamento dell’acconto può essere regolarizzato in due rate:
- in un’unica soluzione, per importo non superiore a 257,52 euro, entro il 30 novembre;
- in due rate, per importo superiore a 257,52 euro:
- la prima, per il 40% dell’importo dovuto, entro il 30 giugno;
- la seconda, per il 60% sulla parte restante, entro il 30 novembre.
Il saldo dovrà essere regolarizzato entro il 30 giugno dell’anno successivo.
Aumento della tassazione sulla cedola secca per il 2024
Al momento, la tassazione sulla cedolare secca per gli affitti brevi corrisponde al 21%. L’imposta viene versata per le case che vengono affittate per un breve periodo di tempo, come ad esempio case vacanze a fini turistico-ricettivi, inclusi i bed&breakfast.
L’aumento presumibile della tassazione dal 21 al 26% andrebbe a pesare sui contribuenti delle località ad alta attrazione turistica, come ad esempio Milano, Roma, Palermo e così via, incluse le località balneari.
La novità introdotta nell’articolo 19 della Manovra di Bilancio in forma testuale: “Modifiche alla disciplina fiscale sulle locazioni brevi e sulle plusvalenze in caso di cessione a titolo oneroso di bei immobili”, si insinua sulla questione molto discussa che riguarda gli affitti brevi o locazioni turistiche. Un dibattito particolarmente sentito per la diversa applicazione della tassazione prevista per le strutture ricettive, a differenza di quella versata dai proprietari delle case vacanze.