Ha raccontato alla polizia che l’ha soccorsa, che lunghi mesi di maltrattamenti, vessazioni e violenze psicologiche subite l’avevano costretta alla fuga dai suoceri aguzzini. Loro però l’hanno inseguita e bloccata sulla Pontina, le hanno rubato la figlia, l’auto su cui viaggiava e il cellulare lasciandola sconvolta in mezzo alla strada ad alto scorrimento. L’intervento della polizia di Cisterna e le successive indagini hanno scoperchiato una famiglia degli orrori e portato all’arresto dei due suoceri della vittima.
In fuga dai suoceri e braccata sulla Pontina: l’incubo di una donna
Ci sono molte forme di maltrattamenti in famiglia e quelli che ha raccontato di aver subito per molti mesi una donna, sposata e madre di una bambina di 5 anni, residente a Latina ma di origini settentrionali, vedeva nel ruolo di aguzzini i due suoceri: marito e moglie.
La donna e il marito erano infatti da qualche mese andati a vivere a casa dei genitori di lui, e da quel momento la vita della donna si è trasformato in un incubo di maltrattamenti, violenza psicologica e vessazioni. Una situazione che l’ha portata all’esasperazione tanto da spingerla a progettare un piano di fuga dai quei suoceri terribili che le avevano tolto la gioia di vivere serenamente la sua vita famigliare.
Per ritrovarla, quella serenità perduta, la donna aveva pensato di tornare dalla sua famiglia d’origine, residente nel nord Italia. A casa sua avrebbe di certo trovato conforto e rifugio dall’incubo che sono stati per lei gli ultimi mesi.
Il piano di fuga della donna avrebbe dovuto concretizzarsi nella giornata di ieri, 18 ottobre, quando, una volta essere andata a prendere la figlioletta a scuola, l’avrebbe messa su un auto e insieme avrebbero iniziato il viaggio verso la libertà e la serenità.
Le violenze, la fuga, l’inseguimento, gli arresti
Ma il viaggio della donna in fuga dai suoceri è stato molto breve, perché la terribile coppia si è accorta per tempo del tentativo della donna e, senza perdere tempo, si è messa sulle sue tracce e su quelle della bambina. Individuata l’auto su cui viaggiava la nuora, sulla Pontina, all’altezza dell’uscita per Aprilia, la coppia avrebbe tagliato con il proprio veicolo la strada all’auto della nuora e costretta a fermarsi in mezzo alla Strada Regionale 148. Una scena, in pieno giorno, che non poteva certo passare inosservata. I suoceri, urlando, hanno fatto scendere la donna dalla sua auto e hanno rubato il veicolo con a bordo la nipote di cinque anni e anche il cellulare della donna lasciandola così impossibilitata a chiamare aiuto.
A chiedere soccorso è stato invece un uomo che si trovava sul posto nel momento più acuto della lite tra suoceri e nuora, che ha allertato il commissariato di polizia di Cisterna di Latina, descrivendo tre persone impegnate in un’animata lite in mezzo alla Pontina. Arrivati sul posto gli agenti di polizia hanno trovato solo la donna, sconvolta e in lacrime. Accompagnata al commissariato la donna ha sporto denuncia verso i suoceri e ha raccontato la sua versione della fatta di maltrattamenti e vessazioni subiti, e la sua fuga disperata dai suoceri aguzzini. La polizia si è messa immediatamente sulle tracce della coppia e in breve ha individuato la loro auto.
La bambina di 5 anni rubata dai nonni, spaventata ma salva è stata riportata alla madre che ha potuto riabbracciarla. La sorte dei suoceri invece ora è legata al provvedimento di custodia cautelare immediatamente deciso a loro carico. Per marito e moglie si sono spalancate le porte degli istituti penitenziari: quella del carcere di Latina nel caso dell’uomo e quella della sezione femminile del carcere di Rebibbia a Roma per la moglie.