Completo, rapido, tecnico, abile nel dribbling e imprevedibile per gli avversari. Franco Causio è stato un’ala straordinaria, una delle più forti d’Italia negli anni Settanta, capace di partire da Lecce e di imporsi nel calcio che conta, consacrandosi in Serie A con la maglia della Juventus e vincendo tanto. Sei volte campione d’Italia, nel suo palmarès c’è anche una Coppa Uefa, una Coppa Italia e la cavalcata straordinaria, che ha portato fino alla Coppa del Mondo con la Nazionale italiana, sotto la guida di mister Bearzot nel 1982. Per commentare la prossima giornata di Serie A e nel dettaglio la sfida Milan-Juventus, Causio è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Milan-Juventus, Causio a Tag24
Archiviata la sosta per gli impegni delle Nazionali è già tempo di pensare alla prossima giornata di campionato. Sabato si aprirà ufficialmente la nona e promette assoluto spettacolo. La partita più attesa è quella che andrà in scena allo stadio San Siro dove il Milan attende la Juventus. La squadra di Pioli comanda la classifica, ha perso solo una volta in questa stagione e punta dritto verso lo scudetto. Quella di Allegri invece procede a singhiozzo, ma è obbligata a lottare per il titolo fino alla fine. Senza la competizione europea i tifosi bianconeri non si aspettano altro. Entrambe le squadre avranno defezioni importanti, i rossoneri sono in emergenza in porta, la Vecchia Signora ha problemi soprattutto in difesa. Per commentare Milan-Juventus, Causio, che ha vestito la maglia bianconera per undici stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Torna il campionato e la nona giornata regalerà subito un big match importante. Che ti aspetti da Milan-Juventus?
“Sarà una bella partita, difficile per tutte e due. Dopo tanto tempo si torna all’antico, con Milan e Juventus che si affrontano per il campionato. Sarà sicuramente bello vederla, io mi ricordo bene che era tanto bello giocarla. È chiaro che per quello che abbiamo visto fino a questo momento la squadra di Pioli sembra essere un pelino sopra i bianconeri, ma io sono sicuro che sarà una sfida equilibrata e aperta a qualunque tipo di risultato. È ovvio che la Juventus ha delle defezioni importanti, soprattutto in difesa, che potrebbero contare molto”.
Defezioni dovute a qualche infortunio importante, ma anche assenze per questioni extra campo. Dopo il test antidoping positivo di Pogba, a scuotere l’ambiente bianconero ci ha pensato Fagioli. Può incidere tutto questo all’interno dello spogliatoio?
“Non credo proprio. Anche perché Fagioli non è un titolare di questa squadra e non penso che questo possa incidere e destabilizzare lo spogliatoio”.
La Juventus non ha le Coppe europee, la lotta per lo scudetto è d’obbligo?
“Una squadra come la Juventus, per la sua storia, deve sempre lottare per lo scudetto. È un pensiero costante, ogni volta che inizia una nuova stagione. Anche perché altri obiettivi non ce ne sono. Sul piatto quest’anno c’è il campionato e la Coppa Italia. I bianconeri dovranno puntarci per forza”.
Il duo Vlahovic-Chiesa convince, ma restano dubbi sulla tenuta fisica, soprattutto dell’attaccante serbo. È lui il valore aggiunto dei bianconeri?
“Non saprei, vedremo a lungo termine. In questa partita specifica peserà anche la sosta per la Nazionali che è una pausa che a mio avviso non fa mai bene. È vero che si gioca tanto e fermarsi può essere d’aiuto, ma è altrettanto vero che sono tanti i calciatori impegnati con le proprie rappresentative. Ci sono quelli che vanno all’estero, specialmente i sudamericani, che fanno ore e ore di viaggio e tornano più stanchi di prima. Poi c’è il jet-lag con cui si devono fare i conti. Tra l’altro la partita con il Milan si giocherà di sera, spero che tutti siano riusciti a ricaricare le batterie. La sosta però, per me, non è mai una cosa positiva. Anche perché tanti tornano davvero all’ultimo momento”.
Nei confronti di mister Allegri c’è fiducia? Perchè i tifosi juventini sono sempre molto divisi tra chi lo ama e chi invece si augurava di poterlo salutare.
“Se fai i risultati ti amano tutti, altrimenti non ti ama nessuno. Il calcio è un gioco semplice. Per quel che mi riguarda io ho grande fiducia e lo apprezzo molto”.
Guardando ad ampio spettro al campionato, quali sono le squadre che ti hanno convinto di più finora e quali ti aspetti potranno fare bene?
“Credo fermamente che la rosa più completa ce l’abbia l’Inter che resta la squadra più avvantaggiata, quella da battere. Per quel che riguarda il Napoli, ripetersi è sempre complicato. In più adesso Garcia dovrà rinunciare ad Osimhen e sarà un’assenza pesante, anche se c’è Simeone che ogni volta che è stato chiamato in causa ha fatto bene. Le due romane invece mi hanno in parte deluso, mi aspettavo qualcosa di più. Eppure nonostante tutto sono ancora lì e ci sarà da fare attenzione”.