Si può andare in Turchia o è pericoloso? E’ quello che si chiedono molti turisti europei, che hanno intenzione di prenotare un viaggio, ma sono preoccupati per la guerra in Israele e Palestina e le sue conseguenze nei Paesi vicini.

Si può andare in Turchia o è pericoloso?

E’ importante notare che la Turchia non condivide un confine diretto con Israele e si trova a una distanza di 879 chilometri dallo stato israeliano. Al momento, non sussistono problemi evidenti per coloro che intendono trascorrere una vacanza nel Paese.

Tuttavia, le direttive dell’FCDO (Ufficio degli Esteri britannico) consigliano di evitare i viaggi nell’area entro 10 chilometri dal confine con la Siria e sconsigliano viaggi non essenziali nelle regioni di Sirnak e Hakkari.

Le località turistiche turche, tra cui Istanbul, Antalya e Cappadocia, così come le località costiere, non risultano colpite dalla situazione e le compagnie aeree operano regolarmente in tutto il paese.

La situazione attuale in Turchia

Quando la pandemia di Covid era finalmente sotto controllo e si intravedevano opportunità per una ripresa completa del turismo in Turchia, è iniziata l’aggressione russa all’Ucraina all’inizio del 2022, riportando paure e preoccupazioni tra i viaggiatori.

Tuttavia, queste apprensioni non hanno potuto fermare la crescente desiderio di riprendere a viaggiare. A partire da marzo 2022, quando sono state eliminate tutte le restrizioni di viaggio, una folla di turisti si è riversata in Turchia. Nei primi 10 mesi dell’anno, ben 40 milioni di turisti hanno visitato il Paese, riportando così il turismo ai livelli record del 2019. Tra i maggiori aumenti percentuali si annoverano i turisti italiani, sempre più appassionati del territorio turco. Inoltre, dopo una lunga assenza di sette anni, le crociere sono finalmente tornate a Istanbul.

Al momento, le preoccupazioni per il conflitto a Gaza non sembrano aver avuto pesanti ripercussioni sul turismo in Turchia. A livello politico, il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan si è proposto per avviare una difficile mediazione tra Palestina e Israele.