Il caso calcioscommesse sta travolgendo la Serie A con Sandro Tonali fra i protagonisti dell’inchiesta giudiziaria, il centrocampista ha ammesso di giocare anche ai tempi di Brescia dove condivideva lo spogliatoio con Romulo. L’esterno brasiliano ci ha raccontato in esclusiva di non aver mai avuto questo genere di sospetti sul compagno di squadra su cui ha speso parole al miele. In esclusiva su Tag24 una panoramica con Rômulo Souza Orestes Caldeira sulla Serie A fra le candidate al titolo e lo possibili sorprese con grandi elogi per la Fiorentina di Vincenzo Italiano così come per la Lazio di Maurizio Sarri. Ci ha anche rilevato di essere ancora in contatto con Lotito, il suo sogno è tornare in Italia da allenatore.
Calcioscommesse, il parere di Romulo su Tonali
Una stagione da dimenticare per il Brescia nel 2019/20 che era tornato ad affacciarsi nella massima serie. Tante speranze iniziali con il ritorno di Mario Balotelli e l’esplosione del gioiellino Sandro Tonali, prima della sua consacrazione fino allo scandalo calcioscommesse, con una retrocessione dolorosa a fine anno. Nello spogliatoio ci stava anche Romulo per l’ultima avventura italiana prima del ritorno in Brasile per il Cruzeiro. Abbiamo intervistato in esclusiva per Tag 24 l’esterno italobrasiliano.
Hai giocato con Sandro Tonali a Brescia nel 2019/20, cosa pensi di questa situazione legata alle scommesse illegali?
“Non mi sono mai reso conto di nulla, per quello che ho visto Tonali è un ragazzo per bene e mi dispiace molto per questa sua situazione. Non saprei dire se è una malattia o un vizio, mi auguro che si penta e che possa guarire per tornare a pensare solo al campo. Spero che questo fenomeno venga debellato perché il calcio deve essere pulito e giocato sul terreno di gioco per far felici i tifosi”.
Favorite e sorprese della Serie A
Chi è la candidata principale per lo Scudetto?
“L’Inter secondo me è davvero molto forte e quindi la metto al primo posto. Dietro ci sono il Napoli, il Milan e la Juventus che tra l’altro è senza coppe e questo può essere un grande vantaggio. Spero che anche la Lazio possa diventare una candidata, sarebbe davvero molto bello”.
Cosa ti aspetti dalla Juventus senza coppe europee?
È strano vedere i bianconeri impegnati solo in campionato, sono arrivato in Italia nel 2011 ed è la prima volta che succede. È davvero difficile da immagine ma certamente questo diventa un vantaggio per la Serie A e la Coppa Italia, Allegri può concentrarsi su questi due obiettivi preparando le partite con tutta calma. Giocare meno può rendere la Juventus molto temibile per lo scudetto”.
Altra squadra in cui hai giocato, la Fiorentina di Vincenzo Italiano può diventare la rivelazione della stagione?
“Per me non si può definire una sorpresa una squadra come la Fiorentina, non dimentichiamoci che nella passata stagione ha disputato due finali importanti. Ha sempre giocato bene e ora sta dando continuità a quanto costruito con Vincenzo Italiano che per me è fra i migliori allenatore italiani in circolazione. Per cui non è una rivelazione ma una conferma”.
Romulo e l’affetto per la Lazio
La Lazio sembra essere in ripresa, quali sono le difficoltà che la squadra di Sarri ha incontrato in questo inizio di stagione?
“La società ha fatto tanti nuovi acquisti e non sempre è semplice adattarsi al calcio italiano con rapidità, a questo aggiungiamoci anche che serve tempo per imparare la tattica e il sistema di gioco di Sarri. Non è da dimenticare nemmeno la partenza di Sergej Milinkovic Savic, era un giocatore fondamentale per la squadra e per me uno dei centrocampisti più forti in Europa. Il serbo dava equilibrio ai compagni, segnava e faceva assist ed era uno dei leader. La squadra, quindi, può aver risentito della sua cessione ma Sarri è riuscito a riportare la Lazio sui binari giusti”.
Luis Alberto è pronto per essere il leader della Lazio?
“Lo è sempre stato, già quando ci stavo io nel 2019 si sentiva la sua presenza nello spogliatoio per cui posso solo immaginare adesso. È cresciuto tanto in questi anni ma l’aspetto che mi ha sempre colpito della Lazio è che non ha un solo trascinatore, ha diversi giocatori che ci sono da tanto tempo come Immobile, Marusic e Cataldi”.
Immobile sta subendo diverse critiche per le sue prestazioni, può tornare ai livelli a cui è abituato?
“È impensabile criticare un giocatore come Immobile che ha segnato quasi duecento gol nella storia della Lazio. Ha vinto la Scarpa d’Oro e ha sempre lottato per essere il capocannoniere della Serie A, secondo me è uno degli attaccanti più forti del panorama internazionale degli ultimi anni. Magari non è ai livelli di Benzema o Haaland, è un gradino sotto ma rimane un grande centravanti. Capitano momenti di difficoltà ma sono sicuro che in poco tempo tornerà ad essere il bomber che è sempre stato”.
Il futuro
Come prosegue la carriera di Romulo?
“Sto studiando tanto per diventare allenatore. Ho preso il patentino Uefa in Italia, ho concluso il corso in Brasile con la CBF e ho cominciato con l’AFA per prendere la licenza argentina. Avere questi tre patentini mi può aiutare per avere maggiori opportunità e far bene in questa nuova carriera che ho deciso di intraprendere. Non nascondo che sarebbe un sogno cominciare in Italia magari con la Primavera o l’Under 17 della Lazio, ho parlato con Enrico Lotito per cui spero di poter tornare a Roma”