Come curare l’osteoporosi? La patologia, che comporta un’alterazione della struttura ossea con una diminuzione della resistenza al carico e dunque un aumento del rischio di fratture, interessa milioni i milioni di persone in tutto il mondo. Può presentarsi a vari livelli e a varie intensità. Vediamo allora l’osteoporosi nel dettaglio, come riconoscerla e come combatterla.
Come curare l’osteoporosi?
In primo luogo stiamo parlando di una malattia che non è assolutamente da sottovalutare. In un primo momento non è facile da percepire perché inizialmente si manifesta all’incorrere di una frattura. Dall’altro lato però i medici ci riferiscono che è possibile fare degli accertamenti clinici per diagnosticare precocemente un possibile caso di osteoporosi.
Ci sono dei segnali a cui i pazienti devono prestare attenzione. Primo fra tutti vi è la familiarità. Poi vi sono particolari patologie croniche che possono compromettere la qualità delle ossa. Infine spesso e volentieri l’utilizzo di alcuni farmaci può alterare la struttura ossea. Stiamo parlando ad esempio degli immunosoppressori o di terapie ormonali specifiche per i carcinomi.
L’osteoporosi è una malattia a proposito della quale purtroppo ancora al giorno d’oggi non si parla abbastanza. A chi viene diagnosticata solitamente i dottori consigliano una specifica terapia da seguire. I farmaci però a volte portano con sé degli effetti collaterali non sempre gradevoli e dunque molte persone cercano un’alternativa naturale ai medicinali.
Farmaci per l’osteoporosi
Come si legge direttamente sul sito del Ministero della salute, i trattamenti per l’osteoporosi solitamente comprendono:
- Farmaci antiriassorbitivi come i bifosfonati (cioè alendronato, ibandronato, risedronato, acido zoledronico)
- Farmaci per una terapia ormonale sostitutiva
- Farmaci con doppio meccanismo d’azione. Ad esempio gli antiriassorbitivi e gli anabolici come il Ranelato di Stronzio
- Farmaci anabolici come il Teriparatide
- Anticorpi monocolonali come l’inibitore del RANK-L
Di norma chi segue queste terapie farmacologiche lo fa per almeno tre anni consecutivi. I medici e gli esperti del settore parlano di un periodo che varia dai tre ai cinque anni. Ovviamente i medicinali vengono prescritti da dottori specializzati. Si tratta in questo caso di farmaci che si possono comprare in farmacia ma solo sotto prescrizione medica.
I pazienti che presentano le osteoporosi inoltre devono stare sotto costante controllo clinico e medico. Quindi per tutto il lasso di tempo in cui si prendono queste medicine e oltre ci deve essere assolutamente un professionista del settore a controllare il giusto andamento della terapia.
I farmaci per il trattamento delle osteoporosi servono di base a regolarizzare il processo di rimodellamento scheletrico. Processo che, in tutte le persone che ne sono affette, risulta essere particolarmente sbilanciato.
I rimedi naturali
Come anticipavamo prima però ci sono persone che preferiscono, se possibile, ricorrere a rimedi naturali per curare l’osteoporosi. Ebbene, è importante che sappiate comunque che ogni decisione non va presa autonomamente ma sempre con il proprio medico. Deve essere sempre un professionista del settore a indicare qual è la strada migliore che fa il caso vostro.
Oltre a ciò, per i soggetti che soffrono di tale malattia è molto importante seguire uno stile di vita corretto, basato sull’attività fisica praticata con costanza e su una buona ed equilibrata alimentazione. È fortemente sconsigliato bere alcolici e fumare le sigarette.
Può essere d’aiuto per rafforzare le ossa integrare elementi come il calcio e le vitamine che favoriscono il corretto funzionamento di esse. Gli integratori comunque spesso e volentieri non sostituiscono la terapia farmacologica.
Anche in questo caso dovete sempre chiedere al dottore che vi sta seguendo che cosa potete fare. Insieme deciderete il percorso da seguire e anche eventuali integratori da prendere. Il confronto con un professionista del settore è e deve essere fondamentale.
È importante infine rimanere sempre sotto controllo e sottoporsi ad esami clinici con una certa costanza. L’osteoporosi non è uguale per tutti. I soggetti possono manifestare sintomi e fastidi diversi.