Fabio Marabini, presidente della Federcricket, ha rilasciato un’intervista esclusiva a TAG24.it commentando l’inserimento del cricket nel programma di Los Angeles 2028.
Marabini (Federcricket): “Felice per la promozione olimpica, ma non lasciateci soli”
Fabio Marabini, presidente della Federazione Italiana Cricket, ha rilasciato un’intervista a TAG24.it soffermandosi sull’inserimento di questa disciplina ai Giochi di Los Angeles 2028. Il cricket infatti è stato accolto insieme a baseball/softball, squash, lacrosse e flag football: “I complimenti non vanno fatti a me o alla Federazione ma al nostro sport in generale. Noi abbiamo fatto la nostra parte, svolgendo un ottimo lavoro di lobby con il Comitato Olimpico Italiano. Giovanni Malagò va ringraziato, ha dato una grande mano ai fini di questo inserimento. Questa qualificazione ci cambia la vita in termini di visibilità e di percezione della dignità del nostro sport. Il cricket è il secondo sport più giocato al mondo”.
Marabini ha sottolineato anche le ragioni che hanno convinto il CIO ad inserire anche il cricket, uno fra gli sport più seguiti in tutto il mondo: “Quando ha saputo dell’ufficialità dell’inserimento del cricket nel programma di Los Angeles 2028 ho stappato. C’era molto scetticismo su ma io ero abbastanza sicuro. In California c’è un ecosistema di radice indiana che governa l’economia in tantissime grosse aziende”.
Marabini: “In vista di Los Angeles 2028 va superato il problema delle infrastrutture”
Adesso si attenderanno novità circa l’organizzazione e il percorso di qualificazione che le varie nazionali dovranno affrontare. Per Marabini però anche a Los Angeles vi saranno dei limiti delle infrastrutture, che di fatto potrebbero avere ripercussioni anche sul numero di partecipanti: “Ero sicuro che Los Angeles avrebbe aperto ad un’opportunità di business come quella offerta dal cricket. Sono riusciti a fare una combo interessante con l’inserimento degli altri quattro sport. Non conosciamo ancora la struttura del torneo. Un problema oggettivo è legato ai limiti delle infrastrutture e dunque anche ai costi. Questo nodo va superato”.
In seguito, Marabini si è concentrato sulle potenzialità tanto della nazionale maschile quanto di quella femminile. Il Presidente della FCRI però non ha nascosto l’ambizione di provare a qualificarsi per Los Angeles 2028: “Per noi sarà importante provare a qualificarci e punteremo ai tornei Preolimpici, che saranno creati sulla base del ranking. L’Italia maschile è intorno al trentesimo posto ma quest’estate ha mancato di pochissimo la qualificazione al Mondiale. Credo che il potenziale ci sia. L’Italia femminile invece è al ventiquattresimo posto nel ranking mondiale. Secondo me in questo caso ci sarà un percorso un po’ più rapido per arrivare al vertice. I valori si sono molto appiattiti. Potrebbe essere già Los Angeles l’occasione per qualificarci con la formazione femminile. Non potrà esserlo invece nel caso in cui il torneo si terrà con sei sole squadre”.
Marabini: “Per Brisbane 2032 ci si aspetta un torneo molto più allargato”
In seguito, Marabini ha toccato anche il tema legato alle infrastrutture in Italia. Un problema davvero importante per il cricket, per cui Marabini chiede maggiore dignità date le pessime condizioni degli impianti: “Il tema grande per noi è quello delle infrastrutture. Noi non abbiamo un Milanello o una Coverciano. Noi purtroppo giochiamo in campi di patate, con bagni chimici nella migliore delle ipotesi. Questo per il secondo sport più giocato al mondo non è proprio il massimo. L’ambizione è quella di guadagnare in dignità come sport”.
Infine, Marabini ha aperto anche una parentesi in vista delle Olimpiadi di Brisbane 2032. Un’edizione in cui a suo giudizio il cricket potrà avere un’attenzione maggiore essendo considerato uno sport nazionale. In Australia inoltre ci si aspetta un torneo molto più ampio, date le condizioni delle infrastrutture: “Per Brisbane 2032 ci si aspetta un torneo molto più allargato. Non c’è alcun problema di infrastrutture e c’è soprattutto l’accoglienza verso uno sport nazionale”.