Caso scommesse, Zaniolo prepara la strategia difensiva. Dopo Nicolò Fagioli e Sandro Tonali l’ex Roma è stato il terzo grosso nome dell’inchiesta scommesse nel mondo del calcio italiano. Il giocatore dell’Aston Villa è atteso in Italia per essere sentito sia dal procuratore Figc Giuseppe Chiné sia dalla pm della procura di Torino. La posizione del centrocampista azzurro sembrerebbe essere marginale almeno dal punto di vista sportivo, in quanto non è stato tirato in ballo dai colleghi come è invece successo con Tonali nelle dichiarazioni di Fagioli agli inquirenti.
Zaniolo, la strategia difensiva del giocatore
Entro questo weekend o al massimo i primi giorni della settimana successiva Nicolò Zaniolo sarà a Torino per testimoniare con i magistrati che curano l’inchiesta sul caso scommesse su piattaforme illegali. La Procura preferirebbe sentire Zaniolo una volta completato il lavoro d’indagine su smartphone e altri dispositivi elettronici sequestrati giovedì scorso a Coverciano. Questa presa di posizione testimonia già un suo eventuale partecipamento marginale nella faccenda che sta sconvolgendo tutto il mondo del calcio. I famigliari del calciatore sono sicuri dell’innocenza del ragazzo, a detta loro “troppo buono” per entrare in maniera consapevole in questi pericolosi giri.
Intanto, ieri Corona ha fatto altri nomi di calciatori (Casale, Gatti ed El Shaaraway) a suo dire coinvolti nello scandalo scommesse. Dichiarazioni che al momento non trovano però riscontri nelle carte dell’inchiesta e a cui hanno fatto seguito già le dichiarazioni di denuncia dei legali dei calciatori citati.
La ricostruzione
Al momento la Procurale Federale non avrebbe trovato nessun elemento contro l’ex giocatore della Roma che nel corso degli interrogatori si era detto estraneo ai fatti, avendo puntato solo su poker e black jack in una piattaforma che non sapeva che fosse illegale. Niente puntate sul mondo del calcio quindi, a differenza di Fagioli e Tonali. I due centrocampisti non hanno tirato in ballo Zaniolo e ciò che significa che, a oggi, dal punto di vista della giustizia sportiva Zaniolo non rischia nulla.
Sul fronte della giustizia ordinaria invece il centrocampista ex Galatasaray e Inter rischia una multa per violazione dell’articolo 4 della legge 401 del 1989 (“esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa”) e gli investigatori vorranno sentirlo per capire come è arrivato a giocare su questo tipo di portali, su cui l’accesso è consentito tramite invito, si ha il vantaggio di poter avere un credito illimitato ma si corre il rischio di essere vittima di minacce e tentativi di estorsione (come è successo a Fagioli).
L’Aston Villa al momento si è schierata a sostegno del giocatore e il ds del club Monchi ha ammesso la totale fiducia nei confronti della versione di Zaniolo dichiarata agli inquirenti. In caso di esito positivo, non è escluso infatti che il classe 1999 non possa essere convocato per la prossima gara dell’Aston Villa in Premier League, giocando magari una piccola frazione di gara. A differenza di Tonali e Fagioli quindi non ci dovrebbe essere una squalifica per il talento italiano che molto probabilmente potrebbe già tornare nel giro dei convocati nei prossimi impegni della nazionale di Spalletti nelle gare contro Macedonia e Ucraina, decisive per la qualificazione agli Europei nel 2024.