I forfettari hanno tempo fino al 30 novembre 2023 per comunicare i dati del quadro RS del Modello Redditi e possono regolarizzarlo anche in autonomia. La proroga è contenuta nel Decreto Proroghe, approdato in Gazzetta Ufficiale, il 29 settembre 2023.

Ricordiamo che a seguito dell’invio delle lettere di compliance, per ravvedere la compilazione del Quadro RS, il Governo aveva annunciato una soluzione proprio per evitare la corsa ai ravvedimenti. Il provvedimento è arrivato, definito inizialmente come rinvio tecnico, i dati per il Quadro RS dei forfettari potranno essere comunicati entro il 30 novembre del 2024.

C’è più di un anno di tempo regolarizzare i dati, ma come farlo in autonomia?

Lettere di compliance inviate dall’Agenzia delle entrate: cosa fare?

Il mese di settembre, l’Agenzia delle entrate ha inviato circa 500.000 lettere di compliance, in merito alla mancata compilazione nell’ambito della dichiarazione dei redditi del Quadro RS, per i contribuenti in regime forfettario.

L’Agenzia delle entrate, con la pubblicazione del provvedimento Direttoriale Prot. n. 325550/2023, il 19 settembre 2023, ha reso noti gli aspetti legati all’adempimento spontaneo dei forfettari. Intanto, il Consiglio dei Ministri del 27 settembre 2023, ha previsto la proroga del termine di presentazione della dichiarazione, per comunicare i dati nel Quadro RS.

Non viene modificato l’adempimento dichiarativo, per il periodo d’imposta del 2021, ma il differimento del termine per la comunicazione slitta al 30 novembre 2024. Possono sfruttare questa proroga di più di un anno, i contribuenti forfettari che hanno ricevuto le lettere di compliance, i quali avranno la possibilità di presentare una dichiarazione integrativa, inserendo i dati omessi e non ricevendo sanzioni.

Nel provvedimento del 19 settembre 2023, si legge che l’Agenzia delle entrate utilizza i dati del Modello Redditi PF, presentato per il periodo d’imposta del 2021, per verificare la mancata indicazione degli elementi informativi obbligatori.

Proprio di quelle informazioni che devono essere indicate nel Quadro RS, nello specifico nei righi da 375 a 381, da parte da parte dei forfettari che hanno compilato la sezione II del Quadro LM.

Quali sono le informazioni messe a disposizione dall’Agenzia delle entrate

Per consentire ai contribuenti forfettari di fornire elementi e informazioni al fine di giustificare l’anomalia, l’Agenzia delle entrate mette a disposizione di seguenti dati:

  • Codice fiscale;
  • Nome e cognome del contribuente;
  • Data e numero identificativo della comunicazione;
  • Codice atto e periodo d’imposta;
  • Data e protocollo telematico del Modello Redditi PF 2022, relativo al periodo d’imposta del 2021.

Le informazioni vengono trasmesse tramite Pec ai forfettari presenti nell’Indice nazionale dei domicili delle imprese e dei professionisti. Chi non ha la Pec? In questo caso, l’invio viene effettuato per posta ordinaria.

Viene precisato che i forfettari possono anche chiedere informazioni all’Agenzia delle entrate tramite gli intermediari incaricati della trasmissione dei modelli.

Modello Reddito PF, come regolarizzare i dati del Quadro RS

I contribuenti non in regola, che non hanno indicato nel Quadro RS del Modello Redditi PF del 2022 gli elementi informativi obbligatori, possono regolarizzare autonomamente la propria posizione, mediante l’istituto del ravvedimento operoso.

Come fare? È sufficiente presentare una dichiarazione integrativa, beneficiando della sanzione ridotta, grazie alla tempestività della regolarizzazione.
Come abbiamo già detto, i forfettari avranno tempo fino al 30 novembre del 2024, per provvedere ad effettuare eventuali regolarizzazioni.

Forfettari esercenti attività d’impresa e autonomi: quali sono le informazioni richieste

I contribuenti in regime forfettario esercenti attività d’impresa devono indicare:

  • I costi sostenuti per il godimento di beni o servizi;
  • L’ammontare complessivo delle spese sostenuto per gli acquisti di carburante per l’autotrazione;
  • L’ammontare del costo sostenuto per l’acquisto di materie prime e sussidiarie;
  • Numero complessivo di mezzi di trasporto detenuti per lo svolgimento dell’attività.

I forfettari esercenti attività di lavoro autonomo devono indicare:

  • L’ammontare delle spese sostenute per i servizi telefonici;
  • I consumi di energia elettrica per carburanti.

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