Nella notte sono proseguiti i bombardamenti tra Russia e Ucraina: nonostante gran parte del mondo stia guardando preoccupato agli eventi in Medio Oriente, la guerra russo-ucraina non accenna a perdere di intensità e anche nella notte si sono registrati gli ultimi attacchi. Il bilancio dell’ultimo missile russo parla di almeno due morti e un ferito a Mykolaiv, regione nel sud dell’Ucraina.

“Due persone sono morte e una è rimasta ferita sotto le macerie. A seguito dell’impatto sono stati danneggiati anche edifici residenziali e un’azienda agricola.”

Il governatore dell’area, Vitaliy Kim, aveva riportato in precedenza, su Telegram, alcuni dettagli in cui ribadiva la presenza di un missile su Stepove, un villaggio della zona. Vi sono state due esplosioni, senza però specificare morti o feriti come nel caso successivo

Guerra in Ucraina: la difesa russa dichiara l’abbattimento di due missili

Per contro, la difesa russa nella notte ha reso noto l’abbattimento di due missili sopra i cieli della Crimea. Più fonti parlano di un’esplosione avvenuta nella zona di Sakharnaya Golovka, nei pressi di Sebastopoli, luogo in cui si situano magazzini di armi russe, tra cui missili.

Nel frattempo, è notizia di questa notte l’arresto di una giornalista dalla doppia nazionalità, statunitense e russa. L’accusa è quella di non essersi registrata come agente straniero, fatto che può tramutarsi in una condanna fino a cinque anni di carcere. La giornalista in questione è Alsu Kurmasheva, voce e firma di Radio Free Europe/Radio Liberty.

Guerra in Ucraina: possibile passo avanti dei marines ucraini

La notizia sembra avere una fonte attendibile, un rapporto dell’Institute for the Study of War (ISW). Secondo i filmati geolocalizzati, sembrerebbe che due brigate di marines ucraini siano state in grado di attraversare (per la seconda volta) il fiume Dnepr, nella regione di Kherson.

La conferma arriva anche dai media russi, che parlano di due gruppi d’assalto capaci di occupare, per il momento, Poima e la zona nord di Pishchanivka, ai russi resterebbe solo il controllo della parte sud. Un ottimismo recente è arrivato anche dalle parole dello stesso presidente, Volodymir Zelensky, che ha ribadito come l’Ucraina non possa essere sconfitta perché il popolo non può esserlo.