Sui bonus edilizi e sul superbonus ci sarà una vera e propria riforma che cambierà le agevolazioni e le modalità di fruizione dei benefici legati ai lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nel corso di un’audizione alla Camera in risposta a domande conoscitive della Commissione Ambiente su come cambieranno i bonus edilizi di qualche giorno fa, ha anticipato alcune novità dei prossimi anni.
Sono due, in particolare, i pilastri sui quali poggeranno le novità dei prossimi anni di chi voglia effettuare interventi edilizi. Il primo è la riforma fiscale, nell’ambito della quale gli interventi dovranno consentire un periodo di fruizione dei bonus più lungo, in modo da assorbire le detrazioni fiscali legate agli interventi edilizi. Il secondo, invece, investe direttamente la direttiva Case Green, in questo momento ferma alla fase di “trilogo”, ovvero di discussione tra Parlamento europeo, Commissione europea e di Consiglio dell’Unione europea. Nonostante le difficoltà a far convergere le forze del Parlamento europeo e i singoli Stati membri verso un testo comune, alcuni paletti e argomenti divisivi saranno inclusi nel testo del provvedimento.
Bonus edilizi, come cambiano le agevolazioni e quali novità sono in arrivo
Quali novità sono attese sui bonus edilizi e come cambieranno le agevolazioni nei prossimi anni per chi voglia effettuare interventi di efficientamento energetico e di ristrutturazione sul proprio immobile? Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in risposta a un’audizione in Commissione Ambiente dalla Camera, ha chiarito alcune linee guida di come si muoveranno le agevolazioni sui lavori edilizi dei prossimi anni.
In primis, le novità dei bonus edilizi dovranno muoversi all’interno di una riforma fiscale che dovrà avere una congrua durata, di dieci anni. Un periodo così lungo dovrà assicurare, infatti, l’assorbimento delle agevolazioni fiscali, soprattutto laddove lo sconto in fattura non sia possibile. Inoltre, una lunga durata garantirebbe il perseguimento di obiettivi di transizione ambientale ed energetica che, ad oggi, appaiono particolarmente sfidanti.
Bonus agevolazioni, quali opportunità dei lavori con la direttiva Case green?
Inoltre, le agevolazioni edilizie dovranno muoversi all’interno della direttiva europea Case green alla quale gli Stati membri saranno chiamati ad uniformarsi. Anche se vari vincoli sono stati allentati proprio la scorsa settimana, rimangono quali punti fermi gli obblighi dei soggetti verso i quali la direttiva verrà emanata, nonché gli edifici e le unità immobiliari che saranno soggetti ai lavori edilizi. A tal proposito, uno dei punti più controversi e divisivi del testo della direttiva è l’articolo 9, la norma che prevede i target delle classi energetiche da raggiungere (la “E” entro il 2030 e la “D” entro il 2033), iniziando dagli immobili messi peggio e in classe “G”.
Per l’Italia si stima che gli edifici residenziali che necessitano di adeguarsi agli standard della direttiva Case green siano 1,8 milioni. Un quantitativo di lavori che necessita di tempi, ma anche di interventi particolarmente impattanti, sia dei singoli proprietari che di combinazioni tra più lavori, al fine di arrivare a una profonda riqualificazione energetica.
Superbonus e finanziamenti agevolati per effettuare gli interventi
Le percentuali di beneficio fiscale dei bonus dovrebbero muoversi all’interno di queste linee guida: più l’intervento interessa il singolo, più il bonus è basso; più i lavori raggiungono performance di efficientamento energetico e maggiore è il beneficio. Uno dei pilastri sarà rappresentato dai lavori “trainanti” che consentiranno di ottenere l’agevolazione massima.
Accanto ai bonus, la riforma dovrà prevedere la possibilità per i committenti e per gli operatori di ottenere finanziamenti agevolati a sostegno dei lavori. Troppo spesso, negli ultimi anni, i soggetti coinvolti nei lavori agevolati dai bonus e dal superbonus si sono trovati di fronte a ristrettezze di liquidità, in particolare per periodi di blocco della circolazione dei crediti d’imposta.