Prende oggi il via la diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Tra le tante novità c’è anche l’esordio alla regia di Paola Cortellesi, che ha presentato il suo “C’è ancora domani“. Si tratta di un’opera in bianco e nero ambientata nella metà degli anni ’40, che vuole denunciare la situazione di sottomissione delle donne dell’epoca. La protagonista è Delia, moglie di Ivano e madre di tre figli, che combatte per un’emancipazione quanto mai lontana.
Paola Cortellesi alla presentazione di “C’è ancora domani”: “Fare il regista è stato impegnativo”
Paola Cortellesi ha presentato il suo film davanti alla stampa, sottolineando come il nuovo ruolo da regista le sia piaciuto molto. L’attrice romana, intercettata sul red carpet dell’Auditorium Parco della Musica, ha parlato anche ai microfoni di TAG24. “Delia – ha spiegato l’attrice – è una madre e una moglie e si definisce così, nel senso che sono questi i ruoli che la definiscono. E invece è molto altro ma lei non lo sa. Piano piano, grazie all’amore di sua figlia, riuscirà a muoversi dallo stallo in cui si trova e cambiare qualcosa non solo per la sua vita ma anche per quella dei suoi figli”.
Paola Cortellesi ha aggiunto: “Sono cresciuta con i racconti delle mie nonne e hanno ispirato anche queste storie. Fare il regista è stato naturale dopo gli anni di scrittura dei film. Comunque è stato un passaggio impegnativo ma non certo drammatico”.
Hai raccontato le scene di violenza con coreografie e musiche. Come è nata questa scelta così particolare?
“Le canzoni mi hanno ispirato molte scene di questo film. In particolare la canzone “Nessuno”, suonata da Ferruccio Spinetti e interpretata da Petra Magoni, ha fatto sì che potessi immaginare un’alternativa in una scena di violenza, accompagnata da un brano conosciuto da tutti come una canzone d’amore. Con un compagno di vita come quello di Delia, che in realtà è un padrone, la promessa dell’eternità suona come una condanna. Perciò questo contrasto mi sembrava il modo giusto per raccontare un momento molto duro”.
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Il legame di Paola Cortellesi con il cinema
L’attrice ha poi raccontato il suo rapporto con il cinema: “Per me è il posto dove mi vado a sedere, è la sala cinematografica. Un posto dove vedo qualcosa che mi piace, che non mi piace, che mi pone dei dubbi, ma che non mi lascia mai indifferente. Il cinema è un posto che mi stimola e lo vivo principalmente da spettatrice”.