La fine drammatica di Anna Lucarini, la vigilessa morta in un incidente stradale a Pietrasanta di Lucca, per la procura non fu fatalità ma femminicidio. La magistrata Sara Polito infatti, a conclusione delle indagini portate avanti dai carabinieri ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio aggravato del marito di Anna Lucarini, Daniele Mazzolini che guidava l’auto che si schiantò contro un albero uccidendo la donna.

La tragica fine di Anna Lucarini vigilessa di Pietrasanta: incidente stradale o femminicidio?

Le ombre che si allungano sulla morte della cinquattottenne Anna Lucarini, vigilessa molto conosciuta e amata nella sua Pietrasanta , sono dunque nerissime e disegnano un quadro ancor più tragico di un terribile incidente stradale, un evento drammatico ma fortuito che non ha lasciato scampo alla donna.

Il 9 ottobre del 2022 Anna Lucarini viaggiava sulla sua Ford bianca insieme al marito. Lei era seduta nel posto passeggero mentre alla guida del veicolo era il sessantunenne coniuge Daniele Mazzolini. L’uomo a un certo punto ha perso il controllo dell’auto che ha sbandato ed è andata a schiantarsi contro un albero. Quando i vigili del fuoco sono arrivati sul posto e hanno estratto il corpo di Anna dalle lamiere, per lei non c’era ormai più scampo. Il marito invece è stato immediatamente accompagnato in ospedale, ferito ad una gamba ma vivo. Una drammatica sera segnata dal destino per la coppia, ma forse il destino non è stato l’unico ad agire nell’incidente automobilistico che ha ucciso la vigilessa toscana.

Lei voleva lasciare il marito, questa la causa del presunto finto incidente che uccise Anna Lucarini?

Questa è almeno l’ipotesi della procura che l’ipotesi della tragica fatalità l’ha vagliata a fondo in un anno di indagini affidate ai carabinieri, per arrivare alla convinzione che non di incidente stradale si trattò ma di omicidio aggravato, o meglio di femminicidio. Perché il movente, ancora una volta, andrebbe cercato nel rapporto di coppia e nella volontà di Anna Lucarini, stanca delle tensioni ed esasperata da una relazione che non andava più, di lasciare il marito. Intenzione che, secondo alcuni amici della donna, lei avrebbe manifestato apertamente, proprio qualche giorno prima dell’incidente.

Questo dunque sarebbe il movente. Ma la tesi della procura si basa anche sull’analisi della dinamica dell’incidente, sulle perizie che sono state fatte su veicolo e manto stradale e su alcune testimonianze raccolte.

Su questi elementi è stata ricostruita la possibilità che l’incidente che ha ucciso Anna Lucarini sia da addebitarsi in realtà a una scelta del marito: quella di uccidere lei e, nel contempo, forse anche uccidersi. Il tasso alcolemico dell’uomo alla guida pare infatti fosse elevato. Inoltre, due testimoni oculari che viaggiavano sull’auto che seguiva la Ford bianca hanno raccontato di aver visto la coppia all’interno del veicolo che li precedeva, che si sbracciava, come impegnata in una discussione molto animata. Proprio a seguito dell’ennesimo litigio quindi, Daniele Mazzolini avrebbe deciso di farla finita con la moglie, ormai a un passo dalla separazione, sterzando all’improvviso e facendo impattare l’auto contro un albero. Uno degli elementi più rilevanti in questo senso emersi dall’indagine è la mancanza di segni di frenata sul tratto di strada in cui è avvenuto l’incidente.

La giudice Antonia Aracri, al termine dell’udienza preliminare che ha visto in aula la figlia e la sorella di Anna Lucarini in qualità di parti civili ha stabilito che prima di prendere una decisione sulla richiesta della pm di rinvio a giudizio per omicidio volontario aggravato, sottoporrà Mazzolini a perizia psichiatrica per verificare se, al momento dell’incidente che ha ucciso la moglie l’uomo fosse in grado di intendere e di volere. La prossima seduta in cui avverrà l’affidamento della perizia è prevista al Tribunale di Lucca per il prossimo 13 novembre.