“La Juventus deve aiutare Fagioli a redimersi, cioè a perdere il vizio del gioco e della brutta malattia che è la ludopatia”. Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, apre così il suo intervento a ‘Cose di Calcio’, programma sportivo di Cusano Italia Tv, incalzando la società bianconera ad aiutare il calciatore piacentino lasciato, a detta dell’ex dirigente, solo in mezzo ad una questione più che delicata.

Cobolli Gigli: “La Juventus deve aiutare Fagioli a redimersi, perché genitori e agenti lo hanno lasciato solo”

L’ex presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, è intervenuto nella trasmissione “Cose di Calcio” condotta da Debora Carletti e Flavio M. Tassotti su Cusano Italia Tv e ha parlato di Fagioli della vicenda scommesse e della responsabilità delle varie società sul tema.

“La Juventus deve aiutare Fagioli a redimersi, cioè a perdere il vizio del gioco e della brutta malattia che è la ludopatia. Credo che 7 mesi di squalifica siano ragionevoli e se è vero che lui si può allenare con la squadra potrebbe addirittura aiutare in corsa la squadra verso fine campionato.

Bisogna essere vicini a questo ragazzo che è stato lasciato solo, ma non dalla Juventus, mi permetto di dire dai genitori e forse anche dal procuratore, perché chi doveva seguirlo con atteggiamento paterno non era certamente o solamente il club. Dietro questo fatto poi c’è una ragnatela di chiacchere fatte in generale e sembra che il caso Fagioli non sia l’unico. E allora c’è un malcostume nell’ambiente del calcio sul quale bisogna agire con grandissima attenzione.

Secondo me ogni squadra deve farsi fare delle dichiarazioni scritte dai giocatori che contengano delle penali molto forti nei casi questi infrangano i patti fatti. È antipatico parlare di multe e di penali, però per ragazzi che ragionano purtroppo molto sul denaro, forse toccare sul portafoglio potrebbe avere un certo significato”.

La gestione del caso Fagioli secondo l’ex dirigente

Nel corso dell’intervista l’ex dirigente della Juventus ha tenuto a precisare come ora il compito del club sia quello di: “Tenerlo insieme alla squadra in modo che lui possa addirittura crescere fisicamente e non perdere quello che è il tono fisico. Ad oggi mi domando come faceva a giocare questo ragazzo nei mesi precedenti, quando nella testa sapeva già quelli che erano i guai che avrebbe passato con i giochi clandestini. Non penso sia stata un’operazione contro la Juventus, ma la società deve stare attenta perché è chiaro che a fronte delle sue vittorie in campionato e così via ci possano essere anche dei tentativi di ritorsione o dell’invidia da parte di altre squadre.

Fagioli è giovane e deve sentire l’affetto della società e della tifoseria e tra 7 mesi avrà una mente libera. Poi, mi sembra che le persone che sono in società in questo momento, dal presidente Ferrero in giù, siano tutti in grado di capire i problemi dei giocatori, e in particolar modo di quelli giovani che sono una delle poche cose buone che la Juventus ha fatto in questi anni. I ragazzi però bisogna seguirli, certamente non con atteggiamenti polizieschi, ma comunque bisogna stargli vicino e stare attenti che ragionino da veri sportivi e non da giovani milionari”.  

Tra l’Allegri bis e il possibile ritorno di Conte

Conte alla Juventus? Per Cobolli Gigli il mister avendo molte chance deve scegliere una squadra rinomata, ma che non abbia già allenato.

Conte lo vedo bene in tantissime squadre, perché è indubbiamente un allenatore di grande capacità con carattere particolare. Se io dovessi suggerire un nome non farei il suo. La Juventus deve lasciar stare i vecchi ritorni. Adesso stiamo vivendo l’Allegri bis, che io continuo a sostenere, ma che forse doveva essere evitato. Adesso Allegri ce lo abbiamo, ce lo teniamo, lo stimiamo, gli vogliamo bene e speriamo che arrivi a portare la Juventus almeno al quarto posto per poter tornare in Champions, ma io credo che debba vincere il campionato, dopodiché si vedrà.re la partita contro il Milan perché deve dimostrare ai tifosi di avere nervo”.