Che cos’è il glioblastoma e come si cura? Questi sono tutti i sintomi che possono essere presi in considerazione. Ovviamente è bene valutare il tutto insieme ad un esperto del settore.

Che cos’è il glioblastoma

Che cos’è il glioblastoma e come si manifesta? Rappresenta uno dei più pericolosi e aggressivi tumori cerebrali, noto per la sua natura invasiva e la sua sfida nel trattamento. Questo tipo di tumore appartiene alla categoria dei gliomi, che sono tumori che hanno origine nel tessuto cerebrale. I tumori ad oggi stanno aumentando, soprattutto tra i giovani ecco perché nulla deve essere sottovalutato.

Noto anche come glioblastoma multiforme (GBM), è il tumore cerebrale più comune e aggressivo tra gli adulti. Si sviluppa nelle cellule gliali, che sono cellule che supportano e nutrono i neuroni. Questo tipo di tumore è noto per la sua rapida crescita e per la sua capacità di infiltrarsi in varie parti del cervello. A livello cellulare si caratterizza per la presenza di cellule atipiche, vascolarizzazione accentuata e necrosi.

Quali sono i sintomi del glioblastoma?

I sintomi del glioblastoma dipendono principalmente dalla posizione e dalla dimensione del tumore nel cervello. Alcuni di quelli più comuni includono mal di testa persistente e grave, nausea, vomito e problemi di equilibrio. I pazienti potrebbero anche sperimentare cambiamenti nella loro funzione mentale, come difficoltà di concentrazione, problemi di memoria e cambiamenti nella personalità.

La debolezza in un lato del corpo e i disturbi visivi sono ulteriori sintomi che possono manifestarsi a seguito della pressione esercitata dal tumore sulle aree circostanti del cervello. Inoltre, crisi epilettiche e cambiamenti nella sensibilità possono verificarsi in base alla posizione del tumore.

Fattori di rischio e cause

Attualmente, non esiste una causa univoca nota per lo sviluppo di questo tumore. Tuttavia, alcuni fattori di rischio sono stati identificati. Gli individui esposti a radiazioni ionizzanti, come quelle utilizzate nella terapia del cancro, potrebbero presentare un rischio leggermente maggiore. Inoltre, alcuni studi suggeriscono una possibile correlazione tra una predisposizione genetica e lo sviluppo del glioblastoma.

Come si diagnostica il glioblastoma: procedimenti, cura e gestione

Nel caso si sospetti la presenza di un glioblastoma, il primo passo cruciale è consultare un medico specialista. È fondamentale sottoporsi a un’analisi dettagliata dei sintomi e delle condizioni di salute pregresse, che può includere la discussione di eventuali cambiamenti nella funzione mentale, disturbi sensoriali o motori e qualsiasi sintomo sospetto associato al sistema nervoso centrale. I pazienti dovrebbero rivolgersi a un neurologo o a un neurochirurgo per una valutazione più dettagliata.

Metodi di diagnosi

La diagnosi del glioblastoma coinvolge una serie di procedure diagnostiche avanzate per valutare con precisione la presenza e l’estensione del tumore. Tra le metodologie principali, vi sono la risonanza magnetica (MRI) e la tomografia computerizzata (CT) del cervello, che possono fornire immagini dettagliate della struttura cerebrale e rivelare eventuali anomalie o lesioni. In alcuni casi, una biopsia cerebrale può essere necessaria per confermare la presenza di cellule tumorali e per identificare il tipo specifico di tumore.

Risorse specialistiche e approfondimenti diagnostici

La diagnosi precisa e l’identificazione richiedono un team medico specializzato, che può includere neurochirurghi, neurologi, patologi e radiologi. Questi professionisti collaborano per analizzare in dettaglio le immagini e i campioni tissutali, garantendo una diagnosi accurata e tempestiva per avviare il trattamento più adatto.


Una volta che la presenza del tumore è confermata, il team medico determinerà un piano terapeutico personalizzato in base all’età del paziente, al suo stato di salute generale e all’estensione del tumore. Le opzioni di trattamento possono includere interventi chirurgici per rimuovere il tumore visibile, seguiti da radioterapia per distruggere le cellule tumorali residue e chemioterapia per ridurre la crescita delle cellule tumorali.
La gestione richiede spesso un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, tra cui fisioterapisti, terapisti occupazionali e logopedisti per affrontare le sfide fisiche e cognitive che possono derivare dalla malattia e dal suo trattamento. Inoltre, è essenziale fornire supporto psicologico sia al paziente che ai suoi familiari, poiché la diagnosi di una malattia così grave può avere un impatto significativo sull’aspetto emotivo e mentale.

Monitoraggio e visite dal medico


Dopo il trattamento iniziale, è vitale monitorare regolarmente la condizione del paziente con esami di follow-up, scansioni periodiche e visite mediche per rilevare eventuali segni di recidiva o complicazioni. La gestione a lungo termine del glioblastoma richiede un’attenzione costante e una comunicazione continua tra il paziente e il team medico per adattare il piano di cura in base all’evoluzione della malattia e alla risposta individuale al trattamento.