Separazione e Divorzio in meno di 24 ore: la straordinaria novità arriva dalla Cassazione. Parte il via libera al ricorso congiunto per separazione e divorzio, contenuti in un unico procedimento. Pochi passaggi, ma ben fatti, basteranno agli ex coniugi per separarsi o divorziare. Se poi ci si mette che a dare l’ok è la Cassazione a Sezione Unite nella sentenza numero 28727, tutto acquisisce un peso e una valenza diversa. A conti fatti, basterà un unico procedimento per il ricorso congiunto per attivare il meccanismo che libererà le coppie sposate dal matrimonio. Da oggi, sarà possibile presentare un unico atto, una domanda cumulativa e congiunta sia per richiedere la separazione che per il provvedimento di divorzio.

 Separazione e Divorzio in meno di 24 ore

 La Cassazione permette la separazione e il divorzio in meno di 24 ore, semplificando il processo per chi è d’accordo. La modifica delle condizioni, separazioni e divorzio saranno definite entro un lasso di tempo minimo in una giornata senza ricorrere al tribunale. Il processo sarà completato entro 24 ore a partire dalla firma dell’accordo, diventando operativo e valido a tutti gli effetti di legge.

Attualmente, i coniugi per divorziare devono procedere siglando un accordo per la separazione dinanzi a un legale e attendere almeno sei mesi per riprendere le trattative. Molto spesso i conflitti rendono difficile la formalizzazione di un accordo, tempi che si allungano con la presentazione di un nuovo ricorso, accumulando ritardi su ritardi prima di arrivare a una sentenza per ottenere lo scioglimento del matrimonio.

La Cassazione a Sezione Unite nella sentenza numero 28727 del 10 ottobre 2023, è intervenuta su uno dei passaggi decisivi legati alla negoziazione assistita da un legale. La presentazione della domanda congiunta è stata dichiarata da molti tribunali un atto inammissibile.

Nel merito della questione è intervenuta anche la riforma Cartabia che prevedeva la possibilità di ricorrere al ricorso congiunto. Tuttavia, la norma sembrava interessare esclusivamente i casi contenziosi.

Gli Ermellini hanno ampliato tale possibilità anche nell’ambito delle procedure consensuali, permettendo ai coniugi di ottenere la separazione, il divorzio o la modifica delle condizioni in via ufficiale entro ventiquattro ore a partire dalla sottoscrizione dell’accordo che diventa pienamente legale ed efficace a tutti gli effetti di legge.

Nel comunicato stampa del 16 ottobre 2023, l’Organismo congressuale forense (OCF) manifesta la piena soddisfazione in una decisione che risolve la disparità di pronunce di merito, ripristinando un criterio univoco di interpretazione dell’art. 473 bis n. 49 cpc.

 Come divorziare in modo veloce?

 Separazione, divorzio e cambio delle condizioni saranno questioni facili e gestibili per i coniugi, senza dover passare per il Tribunale attraverso la negoziazione assistita. Tuttavia, appare chiaro che per ottenere la formula veloce e semplificata occorre il pieno accordo tra le parti. E così il matrimonio si scioglie con l’avvocato che sottoscrive la convenzione.

Dopo l’entrata in vigore della riforma Cartabia, con la quale è stata inserita la possibilità di ricorrere alle condizioni previste dall’art. 473 bis n. 49 cpc, con la facoltà di proporre domanda cumulata di separazione e divorzio, si è registrata una riproduzione di sentenze discordanti in vari Tribunali d’Italia (Treviso, Firenze, Genova, Milano, Vercelli, Lamezia Terme, Bari, Padova). Per questo motivo, l’Organismo congressuale forense in una nota presentata a giugno 2023 aveva espressamente richiesto un intervento normativo al Ministero.

La Cassazione ha fugato i dubbi interpretativi, permettendo alla norma la piena applicazione in modo univoco e senza disparità di trattamento.

L’Organismo congressuale forense (OCF) spera che l’introduzione di questa nuova possibilità possa condurre a un “maggior rispetto delle linee guida in tema di giustizia previste dal PNRR“.