Finalmente in Venezuela è arrivata la firma dell’accordo tra il governo e l’opposizione per lo svolgimento riconosciuto da ambo le parti per le prossime elezioni presidenziali previste per la seconda metà del 2024.
Venezuela elezioni presidenziali 2024, la firma dell’accordo
Il governo e l’opposizione in Venezuela sono giunti alla firma dell’accordo per le prossime elezioni presidenziali che si svolgeranno durante la seconda metà del 2024. L’intesa è stata raggiunta dopo colloqui tra le parti che andavano avanti da quasi un anno. La firma dell’accordo è stata posta alle Barbados. Il piano comprende dodici punti, tra cui la promessa di garantire a tutti i candidati l’accesso ai media pubblici e privati e di assicurare loro la possibilità di circolare in modo libero e sicuro all’interno della nazione.
Un punto fondamentale dell’accordo riguarda l’aggiornamento del registro degli elettori e il diritto di voto per i cittadini venezuelani emigrati e residenti in altri paesi, affinché questi possano esercitarlo liberamente. I non residenti costituiscono una fetta importante del voto dato che il loro numero ammonta a circa 1 milione di persone. Un’altra questione rilevante è quella dei requisiti dei quali devono disporre i candidati alle elezioni presidenziali.
Nel documento è stato infatti stabilito che la registrazione alle elezioni sarà aperta a tutti coloro che soddisfano i requisiti previsti dalla Costituzione. Il problema inerente alle candidature è nato in passato quando alcune figure dell’opposizione si sono viste negare la possibilità di proporsi a causa del controllore generale, stretto alleato del presidente Maduro. Tra queste va ricordata María Corina Machado, l’ex parlamentare 56enne considerata la favorita delle primarie dell’opposizione, sulla quale puntano per scegliere un candidato unificato che rappresenti l’opposizione alle elezioni del 2024.Il governo non ha ancora rivelato il nome del candidato, ma con ogni probabilità si stima che alla fine il Presidente Maduro si candiderà per un nuovo mandato.
Alle future elezioni saranno presenti osservatori internazionali delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e dell’Unione Africana.
Gli interessi degli Stati Uniti nelle prossime elezioni del Venezuela
Le prossime elezioni presidenziali in Venezuela stanno lasciando l’intero Paese con il fiato sospeso, ma anche altre nazioni guardano con attenzione la vicenda, data la presenza di vari interessi in gioco. Parliamo soprattutto degli Stati Uniti, dell’Unione Europea, del Canada e del Regno Unito, che appresa la notizia dell’intesa raggiunta non hanno perso tempo e hanno tempestivamente dichiarato che:
“Questo accordo rappresenta un passo assolutamente necessario nella continuazione di un processo di dialogo inclusivo e nel ripristino della democrazia nello Stato del Venezuela. Bisogna provvedere ora anche al rilascio incondizionato di tutte le persone ingiustamente detenute, l’indipendenza del processo elettorale e delle istituzioni giudiziarie, la libertà di espressione anche per i membri della stampa, e il rispetto dei diritti umani e diritti politici.”
Nel frattempo il governo Maduro spera che l’accordo sia in grado di allentare la pressione delle sanzioni statunitensi, che sono state intensificate inseguito alla vittoria elettorale del Presidente nel 2018, definita dagli Usa “illegittima”. L’interesse che tanto anima gli Stati Uniti nel tenere d’occhio la vicenda è mosso dal fatto che la crisi politica e sociale che si è abbattuta sul Venezuela – insieme a quella economica – ha portato circa più di sette milioni di venezuelani ad emigrare, soprattutto negli States. La stabilizzazione del paese sud americano alleggerirebbe la già complessa gestione del fenomeno legato all’immigrazione che sta mettendo da tempo a dura prova gli Stati Uniti.