Continua ad infiammarsi la polemica sull’organizzazione delle gare di bob per le prossime Olimpiadi invernali del 2026. La soluzione a Cortina sembra ormai arenatasi a causa delle proteste ambientaliste e della popolazione locale, ma soprattutto per i più che probabili ritardi nella costruzione della stessa pista. Sul tavolo sembrano esserci diverse opzioni, alcune estere come Innsbruck, altre italiane come Torino.

Il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi ed il presidente del Coni Giovanni Malagò ne hanno parlato a margine dei “Ceo for Life Awards” ed entrambi sono d’accordo su un punto: “Tante voci in giro, non è stato ancora deciso nulla. Torino è fra le possibili sedi”.

Il presidente del Coni Giovanni Malagò sulla pista di bob a Cortina: “Letto tante cose, prossima settimana riunione coi soci fondatori”

I “Ceo for Life Awards” sono premi annuali che vengono assegnati a quei Ceo che tramite le loro pratiche aziendali creano le premesse per un futuro migliore e più sostenibile. Lo sport rientra in quest’ambito e all’ultima edizione dei premi, quella del 2023, erano presenti anche il presidente del Coni Giovanni Malagò ed il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi.

A Malagò viene chiesto un parere su due argomenti che oggi stanno animando le discussioni sportive. Se sullo scandalo scommesse in Serie A e la richiesta di dimissioni per Gravina il presidente del Coni preferisce glissare (“Non mi fate entrare in queste situazioni“), si dimostra invece più deciso sui ritardi nella costruzione della pista da bob a Cortina: con ogni probabilità questi ritardi porteranno le gare della disciplina in un’altra sede.

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Ecco il commento di Malagò sulla questione:

“Anche qui, tanta gente parla, parla, parla: la prossima settimana c’è una riunione con i soci fondatori, che è il governo, gli enti locali, il Comitato olimpico e paralimpico, i rappresentanti degli atleti, si incominceranno a valutare le proposte, non c’è nulla di decisivo. Sono tornato stamattina dall’India, ho letto tante cose: molti lo hanno sottolineato, qualcuno lo ha ignorato oppure mi ha stupito che non lo ha sottolineato, che da quando esiste la meravigliosa opportunità di organizzare e di ospitare Olimpiadi sono stati creati, e non certo dal sottoscritto, due organismi, due istituzioni, due società, due soggetti giuridici. Una è privata, la Fondazione che io ho l’onore di presiedere, rappresentante dello sport, degli enti locali e del governo e una che è invece una società pubblica, si chiama Simico, una società che è stata costituita e che ad un certo punto si deve occupare di realizzare le opere pubbliche“.

Il presidente della Fondazione Cortina Pietro Longo aveva espresso la propria amarezza, contestando a Malagò l’annuncio che a Cortina non ci saranno gare olimpiche. Il presidente del Coni però replica:

“Io ho annunciato semplicemente ciò che ci è stato annunciato”

Il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi: “A noi interessa prendere una decisione rispettosa del programma olimpico”

Abodi al “Ceo for Life Awards” rappresentava il governo ed anche lui ha risposto ad alcune domande sulla probabile cancellazione delle gare olimpiche a Cortina. Il ministro afferma che “non ci sono le risorse incrementali” per affrontare questo progetto da parte del governo: “si valuteranno altre soluzioni, come è giusto che sia, si valuterà Torino, come normale che sia”.

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Il ministro Abodi, poi, non si sbottona più di tanto sulle tempistiche: casomai Torino fosse scelta per ospitare le gare da bob, bisognerebbe ristrutturare alcune delle strutture abbandonate dopo le Olimpiadi invernali del 2006. Si riuscirebbero a rispettare i tempi imposti anche dalle organizzazioni internazionali?

“Non faccio il tecnico: per ora ho documenti datati 2013, con il presidente Cirio siamo rimasti d’accordo giustamente che lunedì sarebbe arrivata la documentazione aggiornata, tecnica, e insieme ai tecnici valuteremo, anzi i tecnici valuteranno perché ognuno fa il proprio mestiere“.

Infine Abodi contesta le ricostruzioni giornalistiche secondo le quali alcune delle sedi estere, come Innsbruck, sarebbero poco percorribili come opzioni a causa degli elevati costi di affitto da loro richiesti:

“Non so chi ve l’abbia detto, perché io non so il costo dell’affitto: io so soltanto, per quanto mi è stato riferito, non ci sarebbe costo d’affitto, quindi si vede che abbiamo fornitori di notizie diverse”.