Il terrorismo torna a spaventare l’area Ue: a dare l’allarme è la commissaria Europea agli Affari interni Ylva Johansson, che parla di una minaccia “elevata”.
La minaccia terroristica è ancora elevata nell’Ue e potrebbe aumentare. Restiamo sempre vigili.
La commissaria, nel descrivere i comportamenti dei criminali, evidenzia dei “cambiamenti negli schemi d’azione“: appaiono in aumento gli attacchi di “lupi solitari“. Negli occhi della collettività c’è ancora l’attentato dello scorso lunedì 16 ottobre in Belgio.
Se in questo specifico attacco a Bruxelles fosse un lupo solitario penso che sia troppo presto per dirlo, ma esiste un buon indizio in quella direzione.
Terrorismo in Ue, Johansson: “Rischio di un aumento della radicalizzazione”
Collegandosi al conflitto israelo-palestinese, Johansson ha messo in guardia i cittadini sui possibili rischi legati ad un aumento della radicalizzazione.
Vediamo anche che la radicalizzazione online è davvero una delle minacce crescenti, e che sempre più persone si radicalizzano in modelli che non sono solo tradizionali.
Proprio sulla questione della radicalizzazione è intervenuto questa mattina il sindaco di Milano Beppe Sala, sottolineando che si tratta di un rischio presente anche in Italia. Ai microfoni della trasmissione “Giù la maschera” su Radio Rai 1, il primo cittadino milanese si è ricollegato alla notizia dei due arresti per terrorismo in città, risalenti a lunedì.
Secondo Sala, “il punto va affrontato”. Proprio lui che si è “battuto” affinché ci possano essere “due o tre” moschee sul territorio di Milano, perché così “è più facile controllare la situazione”. In un contesto come quello odierno, spiega il sindaco, è indubbio “che ci sia da monitorare di più la situazione con i tempi che corrono”.
Piantedosi: “Tenere alta la guardia”
La decisione di potenziare i controlli trova d’accordo anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Il titolare del Viminale, pur ribadendo che “non abbiamo motivo di preoccuparci nell’immediatezza”, ha invitato a “tenere alta la guardia“.
L’ultima riunione del Comitato per la sicurezza si è rivelata propizia per effettuare una ricognizione a proposito degli obiettivi sensibili in Italia. Identificati più di 28.700 obiettivi a rischio di attacchi, 205 dei quali legati al mondo ebraico e allo Stato d’Israele. Proprio su questi punti sensibili il ministero ha deciso di tenere alto il livello di attenzione.