Il governo in Francia continua a sottolineare l’importanza delle nuova legge sull’immigrazione: la normativa prevederà leggi più dure e severe contro gli stranieri. L’obiettivo è altresì quello di contrastare più efficacemente i fenomeni legati al terrorismo.
La Francia verso un disegno di legge più duro a novembre
Dopo il rinvio del disegno di legge in tema immigrazione, protrattosi per circa otto mesi, in Francia si torna sulla questione con un certo “calore”. La proposta non ha visto la luce in Parlamento ed è stata più volte rinviata per mancanza di consenso. Il Senato prenderà nuovamente in esame il progetto a breve, dal 6 al 9 novembre 2023.
L’interesse per l’approvazione della nuova legge si è riacceso soprattutto ultimamente, in questi giorni a causa dei recenti episodi avvenuti. Basti pensare all‘omicidio di Dominique Bernard, il professore al liceo di Arras, la cittadina nel nord est della Francia, che è stata teatro della tragedia avvenuta per mano di un giovane di origini cecene Mohammed Mogouchkov. Si è trattato di un atto di terrorismo: l’assassinio si è consumato al grido delle spaventose parole “Allah Akbar” .
Il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron in merito alla vicenda, dopo essersi recato ad Arras, ha dichiarato:
“La Francia è ancora una volta colpita dalla barbarie del terrorismo islamico. Si è trattato di un assassinio selvaggio e vile”.
Immigrazione, la spinta del ministro Darmanin
In seguito alla triste vicenda il fenomeno dell’immigrazione in Francia è tornato sotto i riflettori e con esso l’esigenza da parte dello Stato di espellere gli stranieri la cui ideologia minaccia l’ordine della società. Il ministro degli Interni Gerald Darmanin spera ancora in una tardiva mobilitazione dei repubblicani per approvare la legge sull’immigrazione, che sembrano ancora contrari.
Darmanin punta sull’appoggio della destra e dell’ala centrista del Senato. Il testo della legge sull’immigrazione sarà discusso dal 6 al 9 novembre 2023. Entro la fine di quest’autunno dovrebbe dunque essere tutto pronto per la proposta, che all’inizio del 2024 sarà sottoposta all’esame dell’Assemblea nazionale.
Tutto si gioca sull’articolo 3 del disegno di legge, con cui il governo vuole creare un permesso di soggiorno ad hoc – con validità di un anno – per gli stranieri che lavorano in nero in settori come l’edilizia o l’industria alberghiera, dove c’è carenza di manodopera. Se il disegno di legge verrà approvato, il sistema entrerà in vigore in via sperimentale fino al 31 dicembre 2026.
Il ministro degli Interni ha di recente dichiarato che.
“Faremo adottare questo testo, non ho dubbi. La discussione, lo scambio e il rispetto permettono di trovare i giusti risultati di compromesso politico”.