Riforma IRPEF: durante il corso della giornata di lunedì 16 ottobre 2023, alle ore 9:52, si è tenuta una riunione del Consiglio dei Ministri (CdM) a Palazzo Chigi, sotto la presidenza della Premier Giorgia Meloni.
A tal proposito, con la pubblicazione del comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 54 il Governo ha approvato varie misure al fine di contrastare l'inflazione e l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, il quale è dovuto principalmente al tragico scenario internazionale che vede da una parte la guerra tra la Russia e l’Ucraina e dall'altra l’accensione del conflitto tra Israele e Palestina.
Nello specifico, ecco qui di seguito quali sono le norme fiscali che sono state approvate da parte del Consiglio dei Ministri:
All’interno di questo breve articolo, nello specifico, andremo ad approfondire insieme le tematiche relative alla riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e alle altre misure in tema di imposte sui redditi.
Come abbiamo già accennato durante il corso del precedente paragrafo, dietro proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto legislativo con il quale ha apportato delle modifiche per quanto riguarda la disciplina relativa all'IRPEF e ha introdotto delle nuove misure in tema di imposte sui redditi.
Nello specifico, ecco qui di seguito quelli che sono gli obiettivi che intende perseguire la nuova riforma dell'imposta sul reddito delle persone fisiche che è stata approvata da parte del Governo:
Per quanto riguarda la riforma dell'IRPEF, il Governo ha deciso di andare a modificare le aliquote e gli scaglioni di reddito che dovranno essere applicati per quanto riguarda il 2024.
Nello specifico, è stata disposta una riduzione del numero di scaglioni di reddito, i quali sono passati a 3. Ecco qui di seguito, dunque, i nuovi scaglioni e le nuove aliquote progressive in merito alla tassazione dell'IRPEF:
Oltre alle sopra citate modifiche, poi, un'altra novità che è stata introdotta dal Consiglio dei Ministri è quella relativa all'aumento della detrazione che può essere fatta valere da parte dei lavoratori dipendenti che hanno un reddito pari o inferiore a 15.000 euro.
In questo caso, tali soggetti potranno beneficiare di un'agevolazione fiscale di importo pari a 1.955 euro, invece che di 1.880 euro come è previsto per il 2023.
Pertanto, la no tax area prevista per i suddetti soggetti è stata ampliata fino a 8.500 euro, uniformandola a quella valida per i pensionati.
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