Sale la preoccupazione attorno alla comunità ebraica in Italia, in particolar modo a Roma. Secondo fonti di Tag24.it una chiamata anonima che avvisava di una bomba ha portato all’evacuazione, questa mattina, mercoledì 18 ottobre 2023, della Scuola ebraica della Capitale. Tag.24 ha parlato con un testimone un testimone oculare dell’evacuazione : “Non credo fosse preparato, i bambini pensavano fosse un’esercitazione“.

Roma, allarme bomba alla scuola ebraica, un testimone: “Non credo fosse un’evacuazione preparata”

La persona contattata da Tag24.it ha preferito rimanere anonima, ma le sue parole rispecchiano la preoccupazione di chi è giunto in fretta e furia sul posto, avvisato di un grave pericolo quale può essere un allarme bomba:

“Sono corso lì, hanno evacuato per un allarme bomba e sono arrivato qua per questo motivo. Non credo che fosse preparato, ci sono 500 genitori preoccupati, non so che dire”.

La Scuola ebraica era stata infatti evacuata per un possibile ordigno al suo interno, ma si rincorrono voci che alimentano la confusione. La Comunità ebraica aveva rilasciato una nota ufficiale che parlava di una “chiamata anonima” che aveva fatto intervenire artificieri e Polizia, per poi rettificare specificando che si trattava solo di un’esercitazione.

“Le esercitazioni vanno preparate prima, i bambini e le famiglie vanno avvisati prima: forse non volevano farlo sapere? Per fortuna i bambini non hanno sospettato nulla, erano sorridenti, convinti di un’esercitazione. Non chiedo in giro se fosse vero”.

Il testimone si scioglie infine in un sospiro di sollievo, esprimendo la sua gratitudine per l’assenza di una reale minaccia all’incolumità dei bambini presenti nella scuola:

Ringraziamo Dio che non era vero, menomale che era un’esercitazione”.

Attentati terroristici a Parigi e Bruxelles: “Stiamo tutti sottovalutando la situazione, sono terroristi che si muovono nell’ombra”

Al testimone Tag24.it ha anche chiesto un parere sugli ultimi attacchi terroristici che hanno insanguinato Bruxelles e che sono legati anche alla guerra che Israele ha lanciato contro Hamas in Palestina. C’è preoccupazione per la propria incolumità? La persona contattata non lo nega ma allarga il discorso:

“La preoccupazione c’è sempre e loro si muovono nell’ombra e alle spalle: sono terroristi. Io vivo con tranquillità, abbiamo persone validissime per la sicurezza: non c’ho scritto in faccia che sono ebreo e mi attaccano. Sono preoccupato dei tre arabi sotto casa nel negozietto e la mattina quando esco sono sempre tirato. Sono tre arabi musulmani e quei tre me li guardo quando porto fuori il cane, quando esco durante la giornata non ho paura. Mi sento più preoccupato quando i ragazzi stanno a casa e io sono fuori. A me preoccupano solo quelli che sanno che sono ebreo: la preoccupazione non è più solo legata alla religione ebraica, ieri a Bruxelles hanno ammazzato due che non erano ebrei, secondo me stiamo un po’ tutti sottovalutando. Dentro l’Italia è arabi contro tutti, hanno preso tutti tranne gli ebrei“.