Liceo classico, grande fuga dal latino: quali sono le scuole preferite dagli studenti e perché? Dall’anno 2010, della riforma Gelmini, molti sono stati i cambi di rotta relativi alla scelta delle scuole da parte degli studenti. I licei linguistici, gli istituti tecnici, presentano un calo importante degli iscritti, con gli istituti alberghieri.

Liceo classico, grande fuga dal latino: la contrazione degli iscritti è legata ad una diversa idea di futuro, da parte dei giovani

I licei classici hanno così subito importanti conseguenze, contrariamente agli scientifici dove si studio poco latino. Un’analisi degli iscritti, infatti, al primo anno delle superiori, evidenzia come sia cambiata la concezione del futuro scolastico negli ultimi 15 anni circa. E’ il Ministero dell’Istruzione e del Merito ad aver fornito una scrematura sulle scelte degli studenti in merito alla secondaria di II grado. Dai i dati, è possibile notare che, prima della riforma Gelmini, il 21% degli studenti preferiva i licei scientifici: qui lo studio del latino era obbligatorio. Mentre, dal 2013, con il subentrare dell’opzione “scienze applicate” c’è stato un crollo delle iscrizioni nei classici portando gli studenti a scegliere lo scientifico definito “soft”, perché privo del latino.

Alla ricerca di una scuola che avvicini al lavoro

Oggi, il 9,2% degli studenti, infatti, sceglie sempre più frequentemente lo scientifico con indirizzo scienze applicate e il 12,8% sceglie lo scientifico tradizionale. Da qui, si evince come gli studenti preferiscano un indirizzo che li avvicini al mondo del lavoro. Emerge un’idea di futuro diversa. I ragazzi e le famiglie cercano, così, una scuola che prepari al fare, al lavoro.