La Manovra 2024 porterà delle modifiche anche al costo delle sigarette. Esaminiamo le ragioni di questo aumento e l’entità.

Aumento del costo delle sigarette in Italia

Per coprire le spese previste dalla Manovra, il governo ha adottato un approccio basato su “sforzi condivisi”, che comporta tagli del 5% al bilancio dei ministeri, come dichiarato dal Ministro Giorgetti. La parte residua del finanziamento sarà ottenuta tramite un aumento dell’accisa sulle sigarette, una fonte rilevante di entrate fiscali, nonostante gli ingenti investimenti nella sanità per affrontare le conseguenze delle malattie legate al fumo.

Al momento non è stata fissata una cifra precisa per l’aumento delle accise sul tabacco, ma l’intento del governo è mantenere e possibilmente incrementare le risorse fiscali. La tendenza degli ultimi anni ha mostrato un costante calo dei fumatori in Italia, con una riduzione sia in volume che in valore delle vendite di sigarette tradizionali. In parallelo, l’uso di sigarette elettroniche e di tabacco lavorato è in aumento, ma le entrate delle aziende sono comunque in ribasso.

Quanto aumenterà il prezzo delle sigarette nel 2024?

Va sottolineato che l’aumento delle accise non si traduce in automatici rincari dei prezzi finali, i quali sono stabiliti dalle compagnie. Alcune marche “di punta”, come Camel blu o Marlboro Gold, potrebbero mantenere invariato il loro costo, mentre le aziende potrebbero distribuire gli extra-costi su prodotti meno venduti.

Fonti vicine a Palazzo Chigi rivelano che i prezzi potrebbero crescere di più rispetto all’anno scorso, superando i 20 centesimi per le singole sigarette e 40-50 centesimi per il tabacco trinciato in bustina. Questi aumenti potrebbero addirittura intensificarsi nel 2025.

Il presidente di Assotabaccai Confesercenti, Gianfranco Labib, ha espresso preoccupazione sull’effetto di queste politiche a lungo termine, auspicando una riforma strutturale della legge che regola le tabaccherie. Secondo Labib, se non verranno aperte discussioni per modifiche profonde, le tabaccherie rischiano seriamente di chiudere, dato l’incremento dei costi dei prodotti e la riduzione della redditività, portando a una diminuzione progressiva dei clienti e dei margini di profitto.