In Italia, il 2023 ha riservato diverse sorprese in termini di incentivi. Tra questi spicca il Bonus Fotovoltaico, rinnovato per l’intero anno dall’amministrazione guidata dalla premier Meloni. Il 2023 ha segnato l’introduzione di ulteriori agevolazioni per chi era interessato investire nell’energia solare. A differenza di quanto si potrebbe pensare, il bonus fotovoltaico non è un incentivo indipendente, ma rientra tra le detrazioni fiscali previste per vari interventi edilizi.

Bonus fotovoltaico 2023: perché è importante

Optare per l’installazione di impianti fotovoltaici è una scelta strategica. Questi sistemi utilizzano l’energia solare, traducendo in realtà un duplice beneficio: uno ambientale, attraverso la riduzione delle emissioni, e uno economico, con una decisa diminuzione dei consumi energetici. L’autosufficienza energetica che si ottiene, porta a una maggiore indipendenza dalla rete elettrica convenzionale, rendendo l’investimento proficuo nel lungo periodo.

Sebbene l’installazione di questi sistemi presenti costi iniziali considerevoli, l’orizzonte temporale per vedere i benefici è di lungo periodo. Insomma, si tratta di un vero e proprio investimento a tutti gli effetti. Fortunatamente, ci sono molte opportunità per ammortizzare questi costi grazie alle varie agevolazioni fiscali e bonus edilizi.

Bonus fotovoltaico 2023: si può ancora richiedere?

L’avvento dell’autunno porta con sé una crescente preoccupazione per l’imminente aumento dei costi energetici. Di conseguenza, molte famiglie iniziano a considerare alternative. L’adozione di sistemi fotovoltaici potrebbe essere una risposta efficace a questa esigenza. Ma oggi è ancora possibile richiedere il bonus fotovoltaico 2023?

Come chiedere il bonus fotovoltaico 2023

Esistono vari incentivi legati al settore dell’energia solare, ma la scelta può essere complicata. Alcuni dei bonus più noti sono il Bonus Ristrutturazione, l’Ecobonus e il Superbonus.

Il Bonus Ristrutturazione, per esempio, concede una detrazione del 50% fino a 96.000 euro, distribuiti in 10 rate annuali. Le spese coperte da questo bonus comprendono non solo l’installazione, ma anche costi correlati come la progettazione e le autorizzazioni.

L’Ecobonus, invece, offre una detrazione del 65% focalizzata su lavori di riqualificazione energetica.

Infine, il Superbonus permette di detrarre dal 90 al 110% delle spese sostenute, ripartendo l’importo in 5 rate annuali, ideale per chi decide di compiere lavori più complessi, come l’installazione di una nuova caldaia o lavori di isolamento termico.

Il fotovoltaico nel panorama energetico italiano

La transizione energetica è un tema centrale nella strategia di sviluppo sostenibile dell’Italia. Circa il 50% dell’energia utilizzata nel Paese proviene da fonti rinnovabili, con il fotovoltaico che contribuisce tra il 7% e l’8%. Questi numeri sono il risultato di una serie di incentivi introdotti fin dai primi anni 2000. L’obiettivo principale è raggiungere la “Grid Parity“, ovvero l’equilibrio tra i costi di produzione dell’energia solare e quelli dell’energia da fonti fossili.

Ecobonus e Superbonus: come accedere

Il Superbonus, uno tra i più ambiti, copre il 90% delle spese legate all’installazione di pannelli solari se queste rientrano in specifici interventi, come l’installazione di caldaie o l’isolamento termico. Per il Superbonus, la spesa massima detraibile è di 48.000 euro per ogni unità immobiliare, con un limite di 2.400 euro per kW. Questi limiti cambiano se l’intervento è connesso ad altre ristrutturazioni edilizie.

Ancora, l’Ecobonus copre i costi per l’installazione di collettori solari dedicati alla produzione di acqua calda e riscaldamento, offrendo una detrazione del 50% divisa in 10 rate, con un tetto massimo di 60.000 euro per immobile.

Uno dei benefici meno noti riguarda l’IVA. Chi decide di acquistare e installare un impianto fotovoltaico in Italia può godere di un’IVA ridotta dal 22% al 10%, semplificando notevolmente il processo di acquisto.

Aggiornamenti normativi e novità: il Decreto MASE e il Fondo Reddito Energetico

Recentemente, sono state introdotte novità riguardo al bonus fotovoltaico, con chiarimenti su semplificazioni e modifiche normative. Questi aggiornamenti hanno l’obiettivo di impattare in modo significativo sull’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, specialmente in aree di particolare interesse.

Il Decreto MASE, recentemente introdotto, ha focalizzato l’attenzione sulle famiglie in condizione di disagio economico. Con un fondo di 200 milioni di euro per il 2024 e il 2025, l’obiettivo è garantire l’accesso all’energia solare a chi ha un ISEE basso.

Il Fondo Reddito Energetico, principalmente destinato alle regioni del Mezzogiorno, punta a sostenere le famiglie economicamente svantaggiate, offrendo loro la possibilità di beneficiare dell’energia solare. Le installazioni previste dovranno rispettare certi criteri di potenza e ubicazione.

Innanzitutto possono beneficarne i nuclei familiari con reddito Isee inferiore a 15 mila euro e con almeno 4 figli a carico.

Inoltre, gli impianti fotovoltaici dovranno avere una potenza nominale compresa tra 2 e 6 kW, oppure non superare la potenza nominale in prelievo sul punto di connessione. L’installazione dovrà avvenire su un’area di cui il beneficiario che gode del bonus risulti effettivamente titolare.