C’è attesa per le elezioni regionali in Sardegna che si terranno nel 2024. Nonostante non sia stata ancora resa nota la data esatta, le aspettative puntano verso il mese di febbraio come periodo più probabile per il ritorno ai seggi. Nel 2019, per rinfrescare la memoria, le elezioni si tennero il 24 febbraio. Sembra, quindi, che la tradizione potrebbe ripetersi, ma sarà fondamentale attendere l’ufficializzazione da parte della Regione Sardegna.

Elezioni Regionali Sardegna 2024: candidati e coalizioni in lizza

Gli ultimi aggiornamenti indicano che Christian Solinas, l’attuale presidente della Regione, che aveva conquistato la presidenza nel 2019 con un notevole 47%, potrebbe trovarsi in una posizione complicata. Secondo recenti sondaggi Swg, infatti, il suo gradimento non sembra essere al top, rendendo incerta la sua ricandidatura da parte del centrodestra.

Un incontro importante ha avuto luogo a Montecitorio, durante il quale i leader dei principali partiti del centrodestra hanno discusso possibili candidature. Al momento, diversi nomi sono emersi, ma la decisione finale non è stata ancora presa.

Diversi rappresentanti dei partiti, tra cui Maurizio Gasparri e Francesco Lollobrigida, hanno portato alla tavola i loro candidati. Sebbene la posizione di Solinas appaia indebolita, la Lega potrebbe ancora scommettere sulla sua riconferma.

Tuttavia, circolano voci che il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, potrebbe essere il prescelto. Alla luce dei cambiamenti interni, però, potrebbe emergere una figura meno tradizionalmente politica. Forza Italia ha avanzato altri nomi come Pietro Pittalis, Alessandra Zedda e Settimo Nizzi. In ogni caso, Fratelli d’Italia avrà un ruolo cruciale nella decisione finale.

Nel frattempo, le acque sembrano muoversi anche nel campo delle opposizioni. Si sta facendo strada l’idea di un accordo tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, formando una coalizione “giallorossa”. Tuttavia, ci sono voci che suggeriscono che questa unione potrebbe escludere Azione e Italia Viva.

Mentre il M5S sembra incline a supportare Alessandra Todde, ex viceministro, nel PD spicca il nome del sindaco di Quartu, Graziano Milia. Non si può escludere che il centrosinistra possa ricorrere alle primarie per decidere il candidato ufficiale.

Calendario elettorale 2024

L’anno 2024 sarà particolarmente denso di appuntamenti elettorali. Oltre alla Sardegna, altre quattro Regioni – Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Umbria – sono in attesa di rinnovare i propri consigli. Il Piemonte, intanto, potrebbe sincronizzare le sue elezioni con quelle europee, previste per il 9 giugno.

Elezioni Regionali Sardegna 2024: come funziona la legge elettorale

Il sistema elettorale in Sardegna ha visto l’ultima modifica nel 2013 e prevede meccanismi particolari per garantire una governabilità stabile. Il candidato che riceverà la maggioranza dei voti sarà proclamato governatore. Tuttavia, a seconda della percentuale di voti ottenuti, il premio di maggioranza varierà: tra il 25% e il 40% garantirà il 55% dei seggi, mentre superando il 40%, il premio salirà al 60%. Se un candidato non dovesse raggiungere il 25%, non avrà diritto a nessun premio.

Altra particolarità è la possibilità per l’elettore di votare in maniera disgiunta: si può optare per una lista e, allo stesso tempo, per un candidato presidente di un’altra lista. Importanti da ricordare sono anche le soglie di sbarramento, fissate al 10% per le coalizioni e al 5% per le liste singole.

La Sardegna, per finire, è suddivisa in otto circoscrizioni elettorali con una distribuzione di seggi prestabilita, ripartita come segue:

  • Cagliari: 20;
  • Sassari: 12.
  • Nuoro: 6;
  • Olbia: 6
  • Oristano: 6;
  • Carbonia Iglesias: 4;
  • Medio Campidano: 3;
  • Ogliastra: 2.

Una particolarità è che il sessantesimo seggio verrà assegnato al candidato governatore che arriverà secondo.

Elezioni Regionali Sardegna 2024: ultimi sondaggi

Recenti sondaggi rivelano una diminuzione della fiducia nei confronti di Christian Solinas. Secondo un’indagine di Ixè, il grado di fiducia nei confronti del presidente in carica è notevolmente diminuito, confermando così anche le rilevazioni di SWG.

Tra gli elettori di centrosinistra, Graziano Milia gode di un elevato grado di fiducia, superando Alessandra Todde e Romina Mura. Anche se attualmente il Partito Democratico sembra essere in testa nelle intenzioni di voto, seguito da Fratelli d’Italia e M5S, è fondamentale notare che un ampio segmento di elettori rimane ancora indeciso.