Oggi bisogna prestare molta attenzione alle truffe e soprattutto a come si sono evolute. Oltre alle tradizionali truffe che possono verificarsi nella nostra vita quotidiana, siamo ora anche esposti a una varietà di inganni telefonici. Una delle tecniche più antiche e ancora persistenti nel panorama delle truffe telefoniche è il cosiddetto Wangiri, noto anche come Ping Call. In cosa consiste?
Wangiri: una vecchia truffa con una nuova veste
Il termine “Wangiri” potrebbe suonare nuovo per molti, ma, incredibilmente, la maggior parte delle persone potrebbe esserci incappata almeno una volta senza rendersene conto. Questa truffa ha radici che risalgono al 2002, ma è ancora attuale e in crescita. La domanda sorge spontanea: perché? E come possiamo proteggerci?
Come funziona la truffa del Wangiri
Il principio di base dietro la truffa Wangiri è sfruttare la nostra innata curiosità. Ecco come funziona:
- Il primo squillo: la vittima riceve una breve chiamata, spesso da un numero internazionale. Questa chiamata termina quasi subito, lasciando la vittima perplessa.
- La riconnessione: molti, spinti dalla curiosità o dal pensiero che potrebbe essere una chiamata importante, decidono di richiamare il numero.
- Il costo nascosto: una volta effettuata la chiamata di ritorno, il chiamante viene addebitato a tariffe elevate, spesso senza che se ne renda conto. In alcuni casi, ciò può anche portare all’attivazione di costosi servizi in abbonamento.
I truffatori utilizzano un sistema automatizzato chiamato “robocall” per effettuare chiamate di breve durata da numeri con prefissi internazionali. L’obiettivo, come detto, è spingere la vittima a richiamare. Facendo ciò, potrebbero attivarsi costosi servizi a pagamento o si potrebbe vedere scalato un ammontare significativo dal proprio credito telefonico.
Perché il Wangiri è ancora attivo?
La risposta alla domanda che titola questo paragrafo è molto semplice: perché funziona. A prescindere da quanto siamo informati o consapevoli dei pericoli, la nostra natura curiosa può metterci in difficoltà. E con la globalizzazione e la facilità di effettuare chiamate da tutto il mondo, i truffatori hanno un bacino di utenza più ampio da cui attingere.
Cosa fare in caso di sospetto di truffa
Se si ha il sospetto di essere stato vittima di una truffa Wangiri, bisogna:
- Verificare immediatamente il credito telefonico.
- Contattare il proprio operatore telefonico e informalo della chiamata sospetta.
- Chiedere al proprio operatore se ci sono state attivazioni di servizi a pagamento o altre irregolarità.
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Come proteggersi dalle truffe Wangiri
La regola d’oro è semplice: se non aspettiamo chiamate dall’estero, non bisogna richiamare mai un numero con prefisso internazionale che ci ha contattato per pochi secondi. Ecco alcune azioni preventive:
- Bloccare i numeri sospetti: la maggior parte degli smartphone moderni offre la possibilità di bloccare numeri specifici.
- Utilizzare applicazioni anti-spam: app come Truecaller possono aiutare a filtrare e bloccare chiamate sospette.
- Limitare le chiamate internazionali: se non si aspettano chiamate dall’estero, è possibile configurare il proprio telefono per bloccare tutte le chiamate con prefisso internazionale.
Prefissi telefonici sospetti
Alcuni dei prefissi esteri più frequentemente associati a queste truffe sono:
- +216 (Tunisia)
- +44 (Regno Unito)
- +373 (Moldavia)
- +383 (Kosovo)
- +53 (Cuba)
Ricevere una chiamata da uno di questi prefissi dovrebbe immediatamente accendere un campanello d’allarme. Tuttavia, anche altri prefissi esteri potrebbero nascondere intenti truffaldini.
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Come proteggersi dalle truffe telefoniche in generale
La protezione inizia con la consapevolezza. Ecco alcuni passi da seguire per difendersi:
- Non rispondere a numeri sconosciuti: se non si sta aspettando una chiamata da un numero internazionale, è meglio ignorarla.
- Verificare il numero: si possono utilizzare motori di ricerca o app specifiche per controllare se un numero è associato a truffe note.
- Blocca i numeri sospetti: se si ricevono chiamate ripetute da un numero sospetto, meglio bloccarlo.
- Informare il provider: se si ritiene di essere stati vittima di una truffa, meglio contattare immediatamente il proprio provider telefonico.
- Essere prudente con gli abbonamenti: è bene controllare regolarmente il conto telefonico per scoprire eventuali servizi in abbonamento non autorizzati e disattivarli.