Sancito da Malagò che la pista da bob per Milano – Cortina non sarà a Cortina, vediamo, dopo le ultime dichiarazioni, le possibili candidate
Giochi olimpici invernali di Milano – Cortina 2026: dove si terranno adesso le gare di bob?
Dopo aver discusso a lungo sulle possibilità – e le annesse conseguenze – di utilizzare o meno la pisata da bob Eugenio Monti a Cortina d’Ampezzo per i Giochi olimpici invernali di Milano – Cortina 2026, ora che abbiamo avuto l’ufficialità – tramite le parole del Presidente del CONI Malagò – il focus si sposta altrove. Malagò, da Mumbai (dove in questi giorni si svolgono le sessioni del Comitato Olimpico Internazionale), ha confermato che la pista prevista per le gare bob, slittino e skeleton non verrà realizzata a Cortina.Una decisione che altre a generare la risposta della Fondazione Cortina (“Sono davvero amareggiato per la decisione di non procedere con la realizzazione della nuova pista ‘Eugenio Monti’ a Cortina d’Ampezzo. Ritengo sia una grandissima sconfitta come paese ospitante“) come abbiamo visto ieri, adesso da il via allo step successivo: dove verrà realizzata la nuova pista da bob? Sempre ieri, sono sono arrivate le parole del Ministro degli Esteri Antonio Tajani, per il quale la soluzione migliore sarebbe far svolgere le competizioni sempre sul suolo italiano. Tajani ha accennato quindi all’”ipotesi piemontese”:
Ho parlato con il presidente della Regione Piemonte che è pronto a fare degli investimenti. Non è mai successo che si svolgesse gare fuori dal territorio nazionale, salvo a Melbourne nel 56, io faccio il tifo per il Piemonte”
Ma nelle ultime ore, non sono mancati ulteriori aggiornamenti sull’argomento. Per rimanere sulle possibilità sul suolo italiano, nello specifico in Piemonte, a Cesana, si è espressa all’ANSA l’indimenticata campionessa di sci di fondo Stefania Belmondo, la quale sottolinea sia l’importanza per Cesana (in cui si coinvolgerebbe la vecchia pista dei Giochi 2006) di un’investitura del genere sia l’importanza di non sottovalure l’impatto ambientalte di tale scelta, dichiarando infatti:
“Io chiederei di fare qualcosa che possa essere smontato senza costi disumani e soprattutto senza che abbia un impatto ambientale forte. Per prima cosa io metto l’impatto ambientale: vediamo tutti cosa sta succedendo all’ambiente”.
Nel concreto, la Belmondo dichiara:
“Chiamerei degli ingegneri per progettare una struttura che poi si possa smontare senza però dissanguarsi”
Nuova pista da bob, Giochi olimpici invernali di Milano – Cortina 2026: le dichirazioni di Minschke e Lo Russo
Chi si è mostrato subito in linea con l’ipotesi Cesana, esprimendosi in una nota ufficiale, è stato proprio il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. Nella nota leggiamo infatti:
“Bene che il Governo ci stia ripensando e sia tornato a valutare l’ipotesi di utilizzare gli impianti della Città Metropolitana torinese per le prossime Olimpiadi.”
Specificando inoltre il suo punto di vista su una possibile alternativa all’estero e sottolineando ancora il suo favoro per una soluzione che coinvolga Casena. Ecco le sue parole:
“Continuiamo a credere che sia profondamente sbagliato usare soldi dei contribuenti italiani per finanziare impianti all’estero. L’opzione di Cesana sarebbe senz’altro preferibile e permetterebbe di garantire il futuro di quell’area”
Nelle ultime ore si è stagliata anche la possibilità dell'”ospitalità tedesca” per la pista da bob per Giochi olimpici invernali di Milano – Cortina 2026. A presentare la possibile candidatura di Oberhof è stato proprio – sempre riportato dall’ANSA – Andreas Minschke, presidente della Federazione della Turingia di slittino e bob, il quale ha dichiarato di poter ospitar le gare olimpiche di slittino, ma non quelle di bob. Peccato che la sua dichiarazione, oltre a lasciare fuori il bob, vada in conflitto con quella del Segretario generale tedesco della Federazione di bob e slittino, Thomas Schwab, di parere opposto rispetto a Minschke.