Il presidente russo Vladimir Putin si trova in Cina in occasione del terzo Forum sulla cooperazione internazionale della Belt and Road. In questo frangente il leader cinese Xi Jinping, parlando dell’omologo russo, ha dichiarato di opporsi a sanzioni verso il Cremlino, evidenziando di non volersi impegnare in veri e propri scontri tra blocchi polarizzati.

“Ci opponiamo alle sanzioni unilaterali, alla coercizione economica, al disaccoppiamento e alla riduzione dei legami economici. Non ci impegneremo in confronti ideologici, giochi geopolitici o scontri tra blocchi. Vedere lo sviluppo degli altri come una minaccia e l’interdipendenza economica come un rischio non migliorerà la vita di tutti, né li farà sviluppare più velocemente.”

Incontro Xi Jinping-Putin: “La cooperazione è l’unico modo per far bene le cose”

Il presidente cinese ha poi aggiunto di credere fermamente che solo attraverso la cooperazione si potrà raggiungere prosperità. Il riferimento è al progetto della Nuova via della Seta, che coinvolge circa un centinaio di Paesi che hanno stretto relazioni economiche e commerciali con il partner cinese.

“Crediamo che daranno nuovo impulso all’economia globale. La Nuova via della Seta mira a rafforzare la connettività in termini di politiche, infrastrutture, commercio, finanza e tra i popoli, e a dare un nuovo impulso all’economia globale.

Crediamo fermamente che solo attraverso la cooperazione win-win si possano fare le cose e farle bene. La Cina è disposta ad approfondire la cooperazione con i partner della Nuova via della Seta a lavorare instancabilmente per modernizzare ogni Paese del mondo.”

Putin è l’ospite d’onore del Forum: la situazione in Ucraina

Il leader del Cremlino visita una grande potenza mondiale per la prima volta dall’invasione dell’Ucraina, che ha causato l’isolamento russo sulla scena internazionale, Cina inclusa. Nel frattempo il conflitto armato su territorio ucraino è tutt’altro che esaurito e nella notte si è registrato un pesante bombardamento a Zaporizhzhia. Il bilancio parla di 2 morti e 4 feriti per ora, ma è in aggiornamento.

Il governatore dell’area, Yurii Malachko, ha riportato su Telegram ulteriori dettagli riguardo l’attacco confermando l’invio di sei missili contro la città. Tra gli edifici colpiti rientra un edificio residenziale, che è stato completamente sventrato dall’esplosione. L’allarme è alto anche perché la più grande centrale nucleare d’Europa si trova a meno di 50 chilometri dall’area.