Arriva oggi 17 ottobre 2023 la notizia della revoca della convenzione per Lucha y Siesta, la Casa rifugio per le donne vittime di violenza. La decisione della Regione Lazio e del presidente Rocca era nell’aria già durante le scorse settimane.
Lucha y Siesta chiude, la dichiarazione di Rocca
La Giunta della Regione Lazio, presieduta da Francesco Rocca ha confermato oggi la revoca della convenzione concessa in qualità di comodato d’uso gratuito dello stabile all’associazione Lucha y Siesta. La struttura situata a Roma in via Via Lucio Sestio 10, fino al 2008 versava in uno stato di abbandono. Era un ex deposito dell’Atac e le attiviste di Lucha y Siesta l’hanno trasformata in una casa rifugio per le donne e i bambini vittime di violenza.
Il Presidente Rocca e l’assessore alla Cultura, alle Pari opportunità, alle Politiche giovanili e della Famiglia, al Servizio civile, Simona Renata Baldassarre hanno dichiarato in merito alla revoca:
“La Regione non toglie nulla a nessuno: si tratta di un atto dovuto. La delibera di Giunta, approvata oggi, è importante per dare il via a un percorso di riqualificazione e di ripristino della legalità in più step. L’immobile si trova in una condizione di inidoneità igienico-sanitaria certificata e alla quale dobbiamo porre rimedio per dare una accoglienza dignitosa e a norma di legge. L’Area Pari opportunità e la direzione regionale competente in materia di patrimonio attueranno le misure transitorie più idonee volte a salvaguardare e tutelare la sicurezza delle donne e dei minori accolti nell’immobile, attraverso il ricollocamento presso strutture antiviolenza appartenenti alla rete regionale, di concerto con Roma Capitale”.
La struttura verrà sottoposta – come previsto dalla legge – alla procedura di bando per la riassegnazione della sua destinazione. Sulla nuova collocazione e la futura gestione dello stabile, Rocca ha aggiunto che:
“L’edificio ha bisogno di lavori e sarà ristrutturato, così da diventare idoneo ad accogliere le donne vittime di violenza e i loro figli. Il servizio di gestione della struttura, con utilizzo dell’immobile in comodato d’uso, verrà messo a bando, come prevede la legge. L’ente o l’associazione a cui sarà affidato il servizio assicurerà la presa in carico e l’assistenza per tutte coloro che, vittime di violenze e abusi, avranno bisogno di accoglienza e sostegno. Ovviamente alla procedura a evidenza pubblica potrà partecipare, se avrà i requisiti, anche l’associazione Lucha y Siesta”.